Luganese

La Città di Lugano non smette di crescere

Per il terzo anno consecutivo aumenta la popolazione. Balzo in avanti anche per le attività economiche. Crollano del 43,7% le naturalizzazioni

I dati statistici mostrano una città viva
(Ti-Press)
11 gennaio 2024
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Prosegue il trend di crescita della Città di Lugano: per il terzo anno consecutivo, nel 2023, aumentano sia la popolazione (di 578 unità, pari allo 0,9%, raggiungendo quota 68’375 mentre l’anno precedente erano 67’797) e le attività economiche dello 0,8% (17'442, 137 in più). Il saldo migratorio e altre informazioni di Lugano sono stati presentati da Tiziano Galeazzi, titolare del Dicastero consulenza e gestione di Lugano, e Giorgio Maric, responsabile del Servizio di statistica urbana.

Una nuova fascia d'età

Nell’annuale monitoraggio ci sono alcuni dati, per certi versi, sorprendenti. A cominciare dalla necessità di creare una nuova fascia di età, dai 100 ai 119 anni, ciò che conferma anche l'inesorabile tendenza all’invecchiamento della popolazione. A Lugano resta comunque invariato il numero di ultracentenari, ma c’è una persona di 110 anni. Rispetto al 2022, risulta particolarmente significativo l’incremento (del 7,7%) della fascia di età tra i 90 e i 99 anni. D’altro canto, Galeazzi non ha mancato di sottolineare il «confortante e positivo segnale di crescita registrato nelle fasce di età tra i 20 e i 29 anni e tra i 30 e i 39 anni». La Città dovrebbe trovare il modo per convincere gran parte di questi giovani, che probabilmente frequentano l’Università della Svizzera italiana o la Supsi a restare a Lugano e a favorire la nascita di nuovi posti di lavoro.

Più residenti permanenti

Dal saldo migratorio emerge anche la significativa crescita deI residenti permanenti a Lugano, che aumentano di 576 unità (+0,9%), attestandosi a quota 64’336, mentre le residenze secondarie sono ben 2’777 (+1,2%), che rimangono troppe, ha messo in evidenza il municipale, annunciando misure allo studio per incentivare i proprietari a rinunciare alla casa di vacanza per un statuto verso la casa primaria. Soggiornanti e frontalieri residenti (1'262) sono invece in calo (-2,3%). Questo potrebbe essere dovuto al calo dei permessi G e al corrispettivo aumento di quelli B. Comunque, il saldo naturale (nascite-decessi) aumenta leggermente, nei confronti delle cifre emerse l’anno passato, da -275 a -252 unità, questo grazie a una diminuzione dei decessi (-6,6%) più marcata, rispetto alla riduzione delle nascite. Nascite che, tuttavia, registrano un ulteriore calo del 5,6%, passando da 479 (2022) a 452 (2023).

Meno passaggi in città

Sempre rispetto al 2022, il saldo migratorio, tra arrivi e partenze diminuisce da +1'411 a +789. In proposito, bisogna tener conto del calo dell'11,9% degli arrivi dall'Ucraina a causa della guerra con la Russia. Gli arrivi rimangono tuttavia più elevati delle partenze dalla città che si sono comunque ridotte del 3,7%. Complessivamente, si registra un rallentamento della mobilità in relazione alla mobilità interna alla città e tra i quartieri e inter-quartiere; infatti, il grado di mobilità passa dal 22,69% (2022) al 20,62% (2023), rimanendo comunque elevato. Lo scorso anno, ci sono stati più matrimoni (440) che divorzi (222), mentre la popolazione di nazionalità svizzera è leggermente diminuita (dello 0,1%). Un calo dovuto alla drastica riduzione delle naturalizzazioni (- 43,7% a 268, rispetto alle 476 decise nel 2022). I disoccupati iscritti agli Uffici Regionali di Collocamento, che vivono a Lugano sono aumentati del 5,4%, attestandosi a quota 794. La popolazione attiva aumenta anch’essa di 485 unità, arrivando a un totale di 41'362. Pertanto, il tasso di disoccupazione (ai sensi della Seco) passa dall’1,8% (2022) all’1,9% (2023). Insomma, ha osservato Maric, «a Lugano, queste dinamiche restano elevate ma abbiamo notato una certa stabilizzazione e la Città appare meno ‘di passaggio’».

Tante nuove micro-aziende

Tornando alle attività economiche in crescita, come detto, da segnalare l'aumento nel settore primario (del 3,6%), mentre in quello secondario crescono le attività estrattive, dell’energia, acqua e raccolta dei rifiuti (+4,7%) e le industrie manifatturiere (+2,7%). Diminuiscono invece le imprese attive nelle costruzioni e nell’ingegneria (-1,4%). Nel terziario, viene segnalato il balzo in avanti in tutti i settori a eccezione del commercio all’ingrosso (-3,5%). Particolarmente rilevante è un aspetto che il municipale Tiziano Galeazzi ha sottolineato, ossia l’ascesa delle piccole aziende (fino a cinque dipendenti), che «conferma il buon funzionamento della politica economica portata avanti dalla Città, in particolare, in termini di attrattività». Un aspetto merita rilievo, siccome queste attività non necessitano di capannoni. Da segnalare pure l'incremento di imprese nei settori del commercio al dettaglio (+7,4%), sanità, assistenza sociale e settore farmaceutico (+6,4%), informatica e telecomunicazioni (+6,3%).

Digitalizzazione, ‘attenzione agli anziani’

Galeazzi ha pure voluto far sapere che il Servizio di statistica urbana ha effettuato delle proiezioni, che serviranno per monitorare le esigenze emergenti della popolazione, in particolare di quella anziana. Da questo punto di vista e rispetto alla digitalizzazione di tutte le pratiche burocratiche in corso ormai da alcuni anni, il municipale ha segnalato che all’interno dell’esecutivo si è discusso dei problemi che potrebbero scaturire nella gestione per chi ha un’età avanzata e fatica a orientarsi con le nuove tecnologie. La Città promuove l’alfabetizzazione digitale e appositi servizi di istruzione, tuttavia, alla luce dell'invecchiamento della popolazione e dell’estrema rapidità dello sviluppo tecnologico e del potenziale impatto dell’intelligenza artificiale, occorrerà probabilmente fare qualcosa in più nei prossimi anni, per evitare l’esclusione sociale di una parte della cittadinanza, che fatica a utilizzare gli strumenti digitali. Un tema, questo, che sicuramente tornerà di attualità.

In calo lo sfitto ‘commerciale’

Gli stabili a registro sono 12’553 con 50’516 unità immobiliari (+0,4% rispetto al 2022), fra cui 42’195 abitazioni (+0,5%), 2’980 commerci e negozi (-0,6%), 3’203 uffici (+0,2%), 522 bar e ristoranti (+0,2%), 269 magazzini (-0,7%), 322 camere (-0,3%) e 1’025 altre unità (+0,1%). Trova conferma, ha detto Maric, l’ipotesi legata al calo dello sfitto commerciale. L’annuario statistico della Città, ‘Lugano in cifre 2024’, curato dal Servizio di statistica urbana e attualmente in allestimento, approfondirà in modo dettagliato questi e molti altri dati statistici sull’ultimo anno di vita della Città e verrà confezionato in forma tascabile.

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