Luganese

Monteceneri, guidare a 152 km/h è da pirata della strada

Il Tribunale federale accoglie il ricorso del Ministero pubblico e rimanda la causa in Appello: ‘Non si può parlare di una breve gasata’

L’auto venne fotografata mentre sfrecciava a 152 km/h, dove vigeva il limite di 80
(Ti-Press/Archivio)
22 agosto 2023
|

È un pirata della strada il conducente che il 19 aprile del 2020 verso le 14.55, guidò l’auto sulla cantonale via Monteceneri in direzione di Rivera a una velocità di 152 km/h, già dedotto il margine di tolleranza. Mentre sfrecciava dove vige un limite di 80 km/h, la vettura venne immortalata dal radar. In una sentenza pubblicata oggi, il Tribunale federale ha accolto il ricorso presentato dal Ministero pubblico ticinese contro la riduzione della pena pronunciata dalla Corte di appello e revisione penale (Carp), alla quale è stata rimandata la causa, per un nuovo giudizio.

Alto il rischio di causare un incidente

I giudici di Mon Répos non hanno compreso “come il fatto che l’accelerazione da 140 km/h a 152 km/h sia durata ‘soli 8 secondi’ su una distanza di 320-330 metri, possa escludere l’intenzionalità di superare in modo grave il limite di velocità vigente, accettando il rischio di causare un incidente anche solo per effetto di una perdita di padronanza del veicolo”. Questo significherebbe che il conducente, per ben 8 secondi, non ha controllato il tachimetro, malgrado fosse in una fase di volontaria accelerazione, “violando in tal modo un dovere di elementare diligenza. La strada rettilinea, l’assenza di traffico e la buona visibilità su tutta la carreggiata, oppure ancora l’autonoma decelerazione non mutano la sostanza delle cose”.

‘La Carp ha violato il diritto federale’

Insomma, i giudici di Losanna hanno ritenuto che, “in simili circostanze, negando la realizzazione dell'aspetto soggettivo della grave infrazione qualificata alle norme della circolazione stradale, la Carp ha violato il diritto federale”. La Carp ha “ecceduto il proprio margine di manovra escludendo la sussistenza del dolo nella fattispecie e ha violato il diritto federale”. In altre parole, secondo il Tribunale federale, in questo caso non si può parlare di una “breve gasata”, come ha dichiarato, a processo di fronte ai giudici della Carp, il conducente che avrebbe ceduto alle richieste del figlio della compagna, cominciando ad accelerare all'altezza di un hotel.

Gli antefatti

L’uomo venne condannato il 4 maggio di due anni fa, dalla Corte delle Assise correzionali, per infrazione grave e qualificata alle norme della circolazione, alla pena detentiva di 14 mesi, sospesa condizionalmente per un periodo di prova di 2 anni. Il 14 dicembre dello stesso anno, la Carp accolse però il ricorso del conducente e derubricò il reato in grave infrazione alle norme della circolazione, condannando l’autista alla pena pecuniaria di 180 aliquote giornaliere di 110 franchi ciascuna, sospesa condizionalmente per un periodo di prova di 2 anni e alla multa di 2'000 franchi, fissando a 18 giorni la pena detentiva sostitutiva in caso di mancato pagamento. La parola fine l'ha messa il Tribunale federale che ha accolto il ricorso del Ministero pubblico.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE