Luganese

Chiude la buvette del Rapid e con essa anche un'epoca

Mercoledì sera è stata organizzata una festa per salutare quella che a Cornaredo è stato un pezzo di storia

(Ti-Press/Alessandro Crinari)

«È stato un momento molto emozionante. È un posto che ha un valore simbolico notevole». A Cornaredo, mercoledì sera è stato il momento di salutare la storica buvette dell’Fc Rapid Lugano. «È un luogo storico, una sorta di oratorio, di punto di ritrovo, un centro di integrazione e di aggregazione che ha visto la presenza in questi anni di giocatori, famiglie, allenatori, anziani del quartiere, arbitri, dirigenti», ricorda Antonio Bolzani, già responsabile della scuola calcio del Rapid e attualmente allenatore dirigente.

A causa del cantiere per il Polo sportivo e degli eventi, la buvette dovrà cambiare sede. «Non sarà più la stessa cosa, nonostante il fatto che Renata continuerà a lavorare anche in quella nuova», ammette Bolzani. ‘La Renata’ è infatti sempre stata una presenza costante alla buvette, pronta in ogni momento a preparare qualcosa da mangiare e a scambiare chiacchiere e risate con tutti. Per un po’ di tempo, circa due anni, la buvette sarà inserita in uno dei container sullo sterrato della Gerra, vicino al campo da calcio. Poi, verrà probabilmente trasferita a Canobbio nel nuovo centro sportivo al Maglio. Una sistemazione meno centrale e che probabilmente farebbe perdere alla buvette il ruolo di punto aggregativo che ha avuto fino a oggi. «È sempre stata frequentata da tutta la popolazione, anche da chi non era coinvolto direttamente con il Rapid», racconta Bolzani. «È stato un punto di riferimento per molti, e anche di integrazione. Un luogo semplice e familiare dove ritrovarsi».

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