Luganese

Pazzallo, Ibsa crea un Cosmos investendo 150 milioni di franchi

Nuovo stabilimento produttivo della multinazionale, che è presente in oltre 90 Paesi e 17 filiali in Europa, Cina e Stati Uniti con 2’000 collaboratori

Una veduta dall’alto del nuovo stabilimento produttivo di Ibsa
(Ti-Press/Elia Bianchi)
30 ottobre 2022
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Un investimento di 140 milioni di euro per sedicimila metri quadrati (superficie pari a tre campi da calcio), dove un tempo c’era una nota discoteca, poi una palestra. Questi sono i dati salienti di Cosmos, più grande stabilimento produttivo di Ibsa, l’azienda farmaceutica multinazionalecon sede a Pazzallo (Lugano), realtà aziendale con un fatturato consolidato di 800 milioni di franchi, una presenza in oltre 90 Paesi e 17 filiali in Europa, Cina e Stati Uniti e oltre 2’000 collaboratori. Uno stabilimento inaugurato ieri sul Pian Scairolo, caratterizzato da efficienza, ottimizzazione delle risorse, attenzione alla qualità e precisione, come annunciato dai dirigenti della società. È stato progettato secondo i più recenti requisiti dell’industria 4.0, dove le quattro linee produttive sono gestite da sistemi tecnologicamente avanzati e interconnessi, che garantiscono un esatto controllo degli impianti e dei processi produttivi e i più alti standard di qualità dei prodotti, a beneficio della sicurezza dei pazienti, impiegando più di 250 persone.

L’azienda prevede di crescere ancora

Il piano di sviluppo dei dintorni prevede altre ristrutturazioni future, con la riqualifica anche dell’area al di là del riale Scairolo, hanno spiegato Arturo Licenziati, presidente e Ceo di Ibsa e il vicepresidente Antonio Melli. Il percorso è cominciato un anno fa e la società intende continuare la sua strada non solo verso una crescita del business, ma anche verso la condivisione dei risultati con la comunità e il suo territorio. Sostenibilità, Innovazione e Bellezza sono gli elementi che si intrecciano e che guidano questo percorso. Cosmos rientra in CorPharma, distretto industriale che occupa un’area complessiva di 43mila metri quadrati, tra Lugano e Collina d’Oro. Un distretto nato con l’obiettivo di centralizzare, ristrutturare e rivitalizzare nell’ottica di favorire il recupero delle infrastrutture esistenti, trasformandone gli spazi, dando grande rilevanza all’estetica e alla funzionalità degli elementi per avere un impatto positivo sul tessuto urbano e sulla qualità di vita delle persone. Nella ristrutturazione dello stabilimento, infatti, è stata dedicata grande attenzione alla sostenibilità dei materiali e il "verde" è stato enfatizzato come elemento preponderante anche all’esterno dell’edificio, nell’ottica di favorire la conservazione della biodiversità degli spazi naturali. Come emerso a margine dell’inaugurazione, l’investimento complessivo è stato di poco meno di 150 milioni di franchi.

Fuori cantieri, dentro già si lavora

Se all’esterno Cosmos è ancora un cantiere, il suo cuore produttivo già pulsa. Lo stabilimento partirà con tre linee di produzione – già testate, convalidate e in fase d’approvazione da parte delle autorità regolatorie – a pieno regime, all’inizio del 2023, con una produzione di 240 milioni di dosi terapeutiche all’anno. All’inaugurazione, sono intervenute diverse personalità: Andrea Bernardazzi, sindaco di Collina d’Oro, Michele Foletti, sindaco di Lugano, Paolo Bianchi, direttore della Divisione della salute pubblica del Cantone in rappresentanza del consigliere di Stato Raffaele De Rosa e Christian Vitta, direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia. Il settore farmaceutico genera l’8,5% del Pil cantonale, pari a 2,7 miliardi di franchi, e ha una crescita media del 17% all’anno nell’ultimo decennio. In totale la nuova fabbrica riunirà, come detto, le attività di 250 persone delle 850 impiegate al Sud delle Alpi. Per il 40% saranno residenti.

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