Luganese

Bissone, Maroggia e Melano salutano l'entrata di don Dariusz

Il nuovo parroco della comunità facente capo ai tre Comuni del Basso Ceresio accolto con parole forti: "Una comunità che crescerà aperta e innovativa"

Foto di gruppo
7 settembre 2020
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Un caloroso benvenuto è stato dato a don Dariusz Misa, nuovo parroco nella comunità pastorale di Bissone, Maroggia e Melano. I saluti di rito sono stati affidati al presidente del Consiglio parrocchiale nonché sindaco di Bissone, Andrea Incerti, che ha ringraziato in primo luogo il vescovo Valerio Lazzeri rappresentato nella cerimonia di entrata del nuovo parroco dal suo vicario generale monsignor Nicola Zanini. «Sono passati sei anni dall’entrata di don Piotr Zygmunt. Trovi così – ha ricordato Incerti al don Dariusz – una comunità con un’impronta ben precisa lasciata in eredità da don Pietro. Un’impronta di annuncio del Vangelo sempre sobria e umile, senza clamori, ma profonda e autentica. Caro don Dario, nella tua breve ma sentita e incisiva presentazione di qualche settimana fa, quando i tre consigli parrocchiali hanno avuto il piacere di conoscerti, hai esposto, fra l’altro, tre concetti che mi hanno provocato, stimolato, e sono questi: avrò bisogno del vostro aiuto; modello della Sacra Famiglia, come luogo di amore, di carità, di accoglienza, come la casa di Nazareth che è la scuola del Vangelo, per camminare insieme ed imparare ad ascoltare e a meditare la Parola; e ancora: arrivi nella nostra comunità composta da sorelle e fratelli con un'esperienza di varie nazionalità: polacca, svizzera, italiana, e che, proprio per questo, la nostra comunità potrà crescere con una mentalità aperta e innovativa alle sfide future, che vanno però accettate».

«Siamo tre parrocchie che formano un’unità pastorale claudicante perché confrontata con diverse problematiche e molto spesso arroccate su punti di vista molto personali e parziali. Siamo comunità talmente radicate nelle nostre tradizioni e (vecchi nostalgici), che non riusciamo ad uscire dalle nostre piccole vedute. Il mondo cammina e nessuno riesce a fermarlo! È una frase di san Giovanni XXIII. Basterà capire che non sempre si può fare quello che si faceva prima, bisognerà solo fare diversamente. Bisognerà solo cambiare il modo di vedere noi stessi, gli altri, la vita. Ma troverai anche dei volonterosi che si impegneranno, per servire il Signore e chi lo rappresenta nelle nostre comunità, per iniziative parrocchiali di varia natura e attraverso la cura del canto con il coro presente nelle tre parrocchie».

«Oggi vivo questa realtà come un dono, una grazia ricevuta – ha parlato accorato Incerti –. Oggi, in queste tre comunità qualcosa di importante si è prodotto. Parlo nella mia veste di presidente della parrocchia di Bissone perché così mi è stato richiesto dalla presidente di Melano con il placet del Presidente di Maroggia e mi presento a nome di tutte le tre comunità. Un incarico che è sempre stato assunto dalla presidenza del consiglio di Melano e che oggi viene demandato! Forse è presagio di cambiamento? Abbiamo forse capito che pur essendo tre parrocchie siamo però una sola Chiesa: una, santa, cattolica e apostolica? Riuniti per celebrare il Signore e per entrare nella logica dell’AMORE, quello con la A scritta con la A maiuscola? Mi è capitato di vedere le trame sulle quali si tessono i tappeti. Ad opera terminata le trame non appaiono più, perché il disegno ha preso forma e bellezza. Chiedo a tutti voi qui presenti di diventare un tessuto di armonia, dove il Dio invisibile si rende visibile, attraverso l’amore per il prossimo, l’accettazione dell’altro con i suoi difetti e virtù».

 

 

 

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