L'uomo avrebbe sottratto un milione e mezzo di franchi dai conti di due famiglie. Impossibile recuperare il denaro
In manette l’ex direttore di una banca di Lugano: le ipotesi di reato nei suoi confronti, stando a quanto anticipato ieri dalla Rsi, sarebbero truffa, appropriazione indebita, amministrazione infedele aggravata e falsità in documenti.
Le malversazioni di cui è imputato l’uomo, che avrebbe ammesso i fatti, ammonterebbero a circa un milione e mezzo di franchi, sottratti durante il corso di un decennio dai conti di due famiglie italiane, sui quali l’ex direttore aveva il diritto di firma. I conti erano stati aperti a Panama, a nome di società offshore.
Il denaro sottratto sarebbe stato utilizzato per scopi personali, oltre che per ripagare alcuni investimenti andati male – il che rende impossibile recuperare i soldi. Per questo motivo le vittime del raggiro cercheranno di rifarsi sulla banca. L’inchiesta, avviata nelle scorse settimane, sarebbe già a buon punto e al momento non ci sarebbero altri indagati.