Locarnese

‘Sì, fermeremo l’aggregazione con Locarno’

Il neoeletto sindaco di Lavertezzo Andrea Berri conferma di voler congelare il matrimonio con la Città per rilanciare quello con Gordola e Cugnasco-Gerra

15 aprile 2024
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«Sì, il primo passo sarà fermare l’aggregazione con Locarno e il secondo rilanciare la discussione aggregativa con Gordola e Cugnasco-Gerra».

Ha le idee in chiaro e non vuole perdere tempo, il nuovo sindaco (per ora di quindicina) di Lavertezzo Andrea Berri. D’altronde, è quello che aveva promesso in caso di elezione, lui che assieme all’altro municipale uscente (e riconfermato) ex Ppd Mehmet Göksungur, hanno creato il nuovo gruppo Per il Paese proprio con il preciso scopo di bloccare il processo aggregativo con Locarno. Un processo al quale, lo ricordiamo, sta lavorando la preposta Commissione di studio, istituita dopo il via libera, arrivato a inizio gennaio, del Consiglio di Stato all’istanza di aggregazione presentata lo scorso ottobre dai due Comuni.

Dalla popolazione un segnale chiaro

Un matrimonio che però non piace alla maggioranza della popolazione del paesino (circa 1260 abitanti) affacciato sul Piano di Magadino, che lo ha chiaramente fatto capire attraverso un voto che ha nettamente premiato il fronte dei contrari rispetto ai favorevoli, ovvero la lista della sindaca partente Tamara Bettazza, Per Lavertezzo: Per il Paese ha infatti completamente ribaltato gli equilibri del 2021 passando dal 40 al 60% delle preferenze sia in Municipio (3 municipali su 5) sia in Consiglio comunale (12 contro 8).

«Un segnale chiaro, da una parte ancora più forte di quello che ci aspettavamo, anche se il malumore tra la popolazione era evidente». E si era già palesato concretamente nelle 304 firme con cui una parte dei cittadini di Lavertezzo aveva sostenuto la petizione – lanciata da un gruppo di cittadini guidato da Giorgio Bacciarini ma dietro al quale c’era comunque il gruppo di minoranza in Municipio Ppd e Indipendenti – che tra le altre cose chiedeva appunto di bloccare l’aggregazione con Locarno e rilanciare quella con gli altri Comuni della sponda sinistra del Piano di Magadino. Come tra l’altro indicato nel Piano cantonale delle aggregazioni (Pca) del 2018 che colloca nello scenario “Piano” anche il quartiere locarnese delle Gerre di Sotto, mentre Locarno fa parte della visione “Locarnese”, che riunisce undici comuni dell’omonimo agglomerato.

«Dobbiamo ancora capire come, ma vogliamo dar seguito alla petizione – prosegue Berri –. Non siamo contrari a priori a un’aggregazione con Locarno (anzi abbiamo una buona collaborazione su più fronti che porteremo avanti), ma non fatta in questo modo, ossia in maniera non trasparente nei confronti della nostra popolazione, il cui bene – compresi coloro che non ci hanno votato – viene prima di tutto. In questo senso, riteniamo che un discorso aggregativo con i Comuni limitrofi sia molto più sensato, perlomeno è da quello che bisogna iniziare. Se poi in seguito ci sarà la possibilità e la volontà di arrivare fino alla Città, ben venga ed è per questo che parlo di congelare, non vogliamo buttare all’aria quanto fatto finora, ma ripeto, la priorità è un’aggregazione del Piano».

Uno scenario quest’ultimo non certo nuovo, in particolare con Gordola, tanto che «prima del covid si stavano preparando i volantini da distribuire nei due comuni per una sorta di consultazione popolare, ma poi con la pandemia e il cambio di legislatura la cosa è caduta». Era poi stato il Comune di Cugnasco-Gerra, abbandonando una certa ritrosia del passato, a rilanciare il discorso a inizio 2023 con una consultazione tra i Comuni: Tenero-Contra aveva subito risposto picche, Gordola si era detto aperto al dialogo, mentre Lavertezzo aveva preso tempo in quanto come si è scoperto in seguito, si era già promesso a Locarno… «Ma come detto è il momento di riprendere il discorso e a tal proposito, lunedì dopo la prima seduta del nuovo Municipio manderemo le lettere con le quali chiederemo di incontrare gli esecutivi di Gordola e Cugnasco».

Gli sconfitti: ‘Il nostro passo ha rilanciato il tema e ravvivato il dibattito politico’

Chi è chiamato a far buon viso a cattivo gioco è Matteo Lanini, municipale rieletto di Per Lavertezzo, che credeva molto nell’unione con la Città e che tra l’altro è membro della Commissione di studio che la sta (stava) portando avanti… «Prendo atto dell’esito della votazione, ora si dovrà riflettere bene sui prossimi passi da compiere – afferma Lanini –. Personalmente, sono soddisfatto dei numerosi progetti e dossier che sono stati portati avanti durante la legislatura e ora l’auspicio è che con il nuovo esecutivo si possa continuare a lavorare per il bene pubblico e trovare una soluzione sul tema dell'aggregazione, che certamente ha suscitato interesse e apprensione in una parte della popolazione».

In tutto questo, Lanini trova però anche qualcosa di positivo… «Senza dubbio il nostro passo ha rilanciato il tema delle aggregazioni nel Locarnese e il dibattito politico, almeno per il nostro Comune, si è ravvivato».

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