laR+ Terre di Pedemonte

Il servizio di accoglienza e accudimento, un aiuto alle famiglie

Primo bilancio più che lusinghiero per questa offerta (in fase sperimentale) pensata per il doposcuola dei bambini. Ecco le peculiarità del progetto

11 aprile 2024
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Nel Comune di Terre di Pedemonte è stato battezzato Saa, acronimo di Servizio di accoglienza e accudimento ed è una prestazione che punta a rispondere alle esigenze delle famiglie di accudimento e custodia dei bambini in un ambiente curato e accogliente nell’orario successivo alle lezioni quotidiane. Un doposcuola (non gratuito e non da intendere come attività extrascolastica) che diviene, per i piccoli partecipanti, spazio e tempo di relazione con i compagni, di gioco, apprendimento e di proposte creative. Pronto a soddisfare tutte le esigenze dei bambini in età di scuola elementare del territorio pedemontano, si tratta di un progetto in gestazione da alcuni anni e portato avanti dal Municipio in collaborazione con l’Associazione famiglie diurne Sopraceneri, che gestisce pure la mensa scolastica.

Il tema è certamente di grande attualità ed è stato sollevato anche tramite atti parlamentari dai gruppi politici Centro e LiSA in Consiglio comunale. La pandemia da Covid ha un tantino rallentato la messa in atto dei piani, ma grazie all’impegno profuso dal Municipio e dal gruppo di lavoro, appositamente costituito dall’esecutivo, con rappresentanti delle varie associazioni che nel Comune si occupano già di attività con bambini (composto da municipale capodicastero, consiglieri comunali, rappresentanti di Assemblea dei genitori, della commissione scolastica, del Gruppo Arca, dell’Associazione tre Terre, della Chiocciola, oltre che dell’Associazione famiglie diurne Sopraceneri e del direttore dell’istituto scolastico) si è finalmente giunti in porto.

Allargare l’offerta anche ai primi due anni di Scuola dell’infanzia

Come ci spiega la municipale e capodicastero Maricarmen Losa, «si è dapprima promosso un sondaggio tra le famiglie con figli in età scolastica: i risultati dimostravano un bisogno di un servizio che potesse permettere alle famiglie di conciliare meglio lavoro e famiglia. Purtroppo, le iscrizioni definitive non hanno ricalcato i numeri del sondaggio, tuttavia il Municipio ha deciso, comunque, di optare per una fase sperimentale del servizio per l’anno scolastico 2023/2024, così da comprendere il reale bisogno di un doposcuola».

Martedì 26 marzo, intanto, nella sede delle scuole elementari di Verscio è stato organizzato un momento di porte aperte per illustrare il nuovo servizio e fare il punto dei primi mesi di attività: «Visto l’interesse, il Municipio ha deciso di confermare in via sperimentale questo servizio anche per l’anno scolastico 2024/25, ampliando l’offerta e permettendo anche ai bambini dei 2 anni obbligatori di Scuola dell’infanzia di accedervi. Dopo questo secondo anno sperimentale, l’Esecutivo farà tutte le valutazioni del caso e vedrà se mantenerlo, come eventualmente modificarlo o se, invece, rinunciarvi. La nostra realtà territoriale, con tre paesi confinanti ma pur sempre assai distanti tra di loro, pone infatti anche qualche problema logistico. Lo spostamento degli allievi nella sede delle elementari di Verscio che li accoglie avviene di principio tramite il pedibus coordinato dall’Associazione famiglie diurne Sopraceneri, estendere l’offerta anche ai bimbi più piccoli richiederà invece l’organizzazione di un bussino con accompagnatrice per il loro trasporto».

Uno spazio libero costruito su misura attorno al bambino

La responsabilità pedagogica di questo progetto è sulle spalle di Aicha Cadlolo, dell’Associazione famiglie diurne Sopraceneri: «A differenza del doposcuola classico questo servizio mette a disposizione dei piccoli un ambiente meno strutturato nel quale trovano uno spazio temporale che rispecchia maggiormente i bisogni del singolo bambino. Dopo la merenda i bambini possono, sotto l’occhio attento della collaboratrice educativa, giocare, leggere, riposare o fare i compiti. Ogni bambino si muove liberamente a seconda dei desideri e degli interessi del momento. La merenda in comune (a base di prodotti genuini e a km zero) apre sempre il pomeriggio, dopodiché i piccoli ospiti si attivano come desiderano, sotto l’assistenza delle operatrici. Il bambino ha a disposizione una figura adulta di riferimento, diversa dagli insegnanti e dai genitori, con la quale può dialogare, confrontarsi, confidarsi anche su problematiche specifiche della fase evolutiva che lo riguarda. L’équipe mensa e Saa è sostenuta dalla responsabile pedagogica dell’Associazione per tutto ciò che concerne l’ambito educativo, mensilmente vengono svolte delle riunioni d’équipe e il personale annualmente svolge una formazione continua nell’ambito pedagogico. La permanenza in struttura inizia dopo il termine delle lezioni pomeridiane e può protrarsi fino alle 18.30».

Concludiamo ricordando a mamme e papà interessati che le iscrizioni per l’anno scolastico 2024-2025 sono state aperte il 26 marzo e il formulario completo va ritornato all’Associazione famiglie diurne del Sopraceneri entro il 30 aprile 2024.

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