Locarnese

Fusione della Rovana con Cevio, se ne riparla dopo le elezioni

Il mancato raggiungimento di un accordo col Cantone relativo agli aiuti economici aveva congelato tutto. La proposta di matrimonio sciolta nel 2023

(Ti-Press)
22 gennaio 2024
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L'aggregazione tra i 4 Comuni della Rovana (Linescio, Cerentino, Bosco Gurin e Campo Vallemaggia) con Cevio è da tempo ferma in attesa di sviluppi. Sospesa o, se preferite, formalmente congelata. Come anticipato da Radio Ticino, dal 2019 le trattative tra i Municipi di queste cinque realtà istituzionali (avviate nel 2016) non hanno mai sortito i frutti sperati. Un accordo tra le parti non è mai stato trovato soprattutto per quel che riguarda l'aspetto economico del matrimonio amministrativo: la richiesta finanziaria al Cantone è parsa subito esosa, onde per cui quest'ultimo a fine 2023 ha deciso di sciogliere la proposta di unione. La conferma ai colleghi di Radio Ticino è stata fornita da Marzio della Santa, il quale lascia tuttavia intravedere uno spiraglio possibilista: «Sospeso non vuol dire abbandonato. Come Sezione enti locali e come Dipartimento istituzioni abbiamo sempre cercato, periodicamente, di riattivare il discorso con i Comuni. L'intento era di capire se nel frattempo era maturata una soluzione più sostenibile da parte del Cantone. Ma l'esito è stato ogni volta negativo. L'auspicio è che il rinnovo dei poteri nei Comuni del comprensorio porti i nuovi attori a ridiscutere di uno scenario aggregativo, con maniera pragmatica e buonsenso. Accettando cioè quello che è il contributo cantonale». Ai microfoni dell'emittente radiofonica anche Michele Moretti, sindaco di Linescio, ha ribadito la necessità di riprendere il discorso delle fusioni, in quanto processi inevitabili considerando l'evoluzione demografica della Rovana; un numero di abitanti limitato che non offre spazio a un'aggregazione del solo comprensorio. Anche perché poi il Cantone non la vedrebbe di buon occhio. Considerazioni condivise dal suo collega Silvano Leoni, sindaco di Cerentino, secondo il quale l'aggregazione è la sola via di salvezza per la Valle Rovana. Tuttavia anche in questo caso, unendo solamente 4 Comuni piccoli demograficamente ed economicamente deboli non si arriverebbe a crearne uno forte.

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