Locarnese

‘Troppo colore, via la Street Art’. A Locarno trionfa il grigio

Intervento della Enjoy Arena, che dà seguito alle richieste della Direzione del Palacinema e smantella l'opera d'arte urbana di Armino Kistler

Torna a trionfare il grigio del beton
24 dicembre 2023
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Alla fine lo hanno fatto, dando seguito ai reiterati inviti della Direzione del Palacinema di togliere i colori per ripristinare il grigio del beton. Per altro, lo smantellamento dell’opera di Street Art realizzata da Armino Kistler all’esterno del Palacinema sulla base di un progetto ideato e finanziato da Enjoy Arena, è una metafora perfetta di quel che sta succedendo all’interno della struttura: da una parte c’è il gestore commerciale (Enjoy Arena appunto), che fin dall’inizio gestisce ristorante, sale cinema ed eventi; dall’altra un Consiglio d’amministrazione ampiamente rinnovato che, su mandato della Città azionista unico, ha decisamente svoltato – almeno nelle intenzioni – verso lo sviluppo di progetti culturali, ridimensionando “pailettes” e “cotillons” del commerciale. Braccio operativo del Cda (presieduto dalla ex sindaca e promotrice della struttura, Carla Speziali) è Elena DelCarlo, la nuova direttrice.

La svolta strategica

Come riferito su queste pagine, proprio nell’ambito del nuovo “vento” che spira sul Palacinema si sono guastati i rapporti fra la Enjoy Arena e la Sa della struttura. Rapporti che nei primi anni di vita, quando il Cda era composto per lo più da municipali di Locarno e la direzione assunta a tempo parziale da Roberto Pomari, «erano improntati – ricorda Michael Lämmler di Enjoy Arena – alla collaborazione e al rispetto delle reciproche esigenze. Ma questo partenariato è però stato progressivamente messo in discussione».

Da lì, tensioni crescenti, che si sono espresse nell’ambito dei rapporti contrattuali. Il risultato parziale a fine 2023 è la partenza forzata della Enjoy Area dagli uffici occupati nel Palacinema; quello più pericoloso, a corto e medio termine, è una riduzione massiccia delle attività svolte dalla Enjoy Arena dentro e attorno alla struttura, con la possibilità di un disimpegno totale anticipato – qualora fosse trovato un accordo d’uscita in tal senso – rispetto alla scadenza naturale del contratto, fissata a fine 2027. Nel 2022, va sottolineato, la Enjoy Arena ha versato nelle casse della Palacinema Sa qualcosa come 394mila franchi fra affitto e spese accessorie, e altri 60mila avrebbe dovuto pagarne a conguaglio e in fatturazioni varie, che però vengono attualmente contestate.

Una metafora del cambiamento

Venerdì è dunque andata in scena un’operazione scenograficamente perfetta: togliendo i pannelli colorati dell’opera di Kistler la Enjoy Arena ha di fatto inscenato la morte della fantasia a favore di un indefinito “qualcosa d’altro” rappresentato in concreto dal grigiore del muro in beton e, idealmente, dalle mire genericamente culturali di una Palacinema Sa che oltretutto sta perdendo i pezzi, viste le dimissioni, per motivi diversi, di due membri dal Cda.

Scontate le reazioni del popolo dei social allo smantellamento della Street Art, a partire da quella laconica ma significativa di Armino Kistler, l’artista locarnese – residente anche in Spagna – che l’anno scorso per la prima volta aveva ravvivato le pareti della rampetta che collega Piazza Remo Rossi a via Luini e che era stato richiamato in primavera da Enjoy Arena per ripetersi. “Locarno senza colori, senza il cuore. Sono senza parole”, ha postato su Facebook Kistler, suscitando un vespaio di commenti il cui tenore è facile da immaginare.

«Che non fosse un’opera definitiva si sapeva – aggiunge Kistler, raggiunto dalla “Regione” –. Ma dispiace comunque osservare il ritorno improvviso del grigio, anche pensando che il progetto di Street Art era una proposta che doveva avere una continuità, coinvolgendo altri artisti di tutto il mondo».

Dove nascere un concorso internazionale

Vero è infatti, come conferma Lämmler, che «dopo la prima esperienza con Armino era stata lanciata l’idea di un concorso internazionale di Street Art, addirittura promosso dalla Città di Locarno. E non ci eravamo fermati alle sole prospettive, visto che la stessa Città aveva preparato una bozza di capitolato di concorso. Aggiungo che attorno a questo progetto c'era grande consenso sia da parte del sindaco, sia da altri membri del Municipio. Purtroppo negli ultimi tempi le cose sono cambiate, l’approccio nei nostri confronti si è fatto viepiù freddo e la Street Art, da opportunità culturale, per la Direzione del Palacinema si è trasformata in disturbo».

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