Locarnese

Terre di Pedemonte, un gettito fiscale solido sbiadisce il rosso

Leggero disavanzo a preventivo 2024, ma le casse comunali godono di buona salute e rassicurano. In campo ambientale, pronto il Regolamento sugli incentivi

(Ti-Press)
19 novembre 2023
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Un preventivo 2024 che dovrebbe chiudere con un rosso di poco meno di 180mila franchi (fabbisogno 7,17milioni, gettito comunale appena sotto i 7 milioni di franchi) che non turba affatto i sonni dell'autorità. Perché le finanze di Terre di Pedemonte sono, da tempo, solide e anche perché, rispetto ai precedenti esercizi, molti fattori chiave (come il gettito fiscale in aumento rispetto al precedente preventivo e al consuntivo dello scorso anno) tengono alla larga i cattivi pensieri. Vi è inoltre una stabilizzazione del contributo di livellamento e le principali voci di spesa si attestano sui valori degli esercizi contabili precedenti. Il moltiplicatore politico all'85% quindi non andrebbe ritoccato.
Proprio alle risorse fiscali il Municipio, nel messaggio licenziato all'indirizzo del legislativo, dedica qualche considerazione: “Esso gode di una relativa stabilità. Analizzando la nostra stratificazione fiscale, emerge che un'importante componente dei nostri contribuenti è costituita da persone fisiche radicate nel Comune da diversi anni. Le persone giuridiche sono, in proporzione, poche e non influiscono in modo significativo sul gettito. Dall'esperienza acquisita negli ultimi anni abbiamo riscontrato che le valutazioni effettuate in sede di preventivo, parliamo di gettito, si sono sempre dimostrate prudenziali; lo conferma il fatto che abbiamo sempre registrato sopravvenienze e mai rettifiche. Nel corso di questo anno abbiamo già registrato circa 300mila franchi di sopravvenienze, in particolare per l'anno 2021. Riteniamo quindi giustificato limitare il criterio di prudenzialità mantenendo comunque un approccio realistico nella previsione di incasso”. Va da sé che non è comunque unicamente il gettito a generare differenze con il risultato d'esercizio.
A livello di voci di spesa, si registra un leggero incremento (+126mila franchi su un totale di 9,96 milioni); ciò che non desta comunque allarme. Al momento il capitale proprio ammonta a 7,5 milioni, importo che consente di sostenere eventuali deficit futuri; Pedemonte dispone di una buona liquidità quindi non è il caso di intervenire sul moltiplicatore d'imposta. Come sempre nel documento contabile trovano spazio gli investimenti: si va dall'ecocentro ai puntuali interventi in ambito forestale, dalla pianificazione del trasloco della Scuola dell'infanzia nel comparto scolastico della campagna alla progettazione del posteggio sotterraneo all'entrata del paese di Verscio (sotto la sede dell'attuale asilo) su su fino alla progettazione della capanna Salmone.

Transizione ecologica e investimenti sostenibili, ecco gli aiuti comunali

Tra le trattande all'ordine del giorno della seduta di legislativo del 18 dicembre figura anche il regolamento sugli incentivi in ambito energetico/ambientale che disciplinerà l'ottenimento di aiuti finanziari comunali legati a iniziative in questo settore (richiesta formulata dal consigliere Paolo Monotti in una mozione, che ha trovato pieno consenso tra i legislatori). Dal profilo tecnico, l'esecutivo, che ha potuto contare sulla preziosa collaborazione della commissione energia, ha ritenuto opportuno suddividere in due categorie di aiuti: incentivi e mobilità sostenibile. “La prima categoria concerne piuttosto tutti i finanziamenti riguardanti gli edifici, in particolare il loro risanamento e la loro riduzione dell'impianto energetico (impianti solari fotovoltaici, involucro, elettrodomestici ecc.). La seconda categoria si riferisce invece a tutti quegli interventi che mirano a promuovere un minar utilizzo di motoveicoli e veicoli con motore a combustione, per esempio attraverso la promozione di abbonamenti di mezzi pubblici o di motoveicoli e veicoli elettrici”. A livello di finanziamento, secondo il Municipio come base da cui partire per il 2024 è stato proposto l'importo di 50mila franchi. Un tetto massimo che, in seguito, l'autorità municipale potrà ritoccare a seconda della rispondenza e della situazione delle casse e della strategia energetica che si vorrà perseguire”.

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