Locarnese

Associazione Luca: il nuovo vigneto, l'assemblea e due appelli

Previsto ad Arcegno l'incontro dei soci, con la relazione del presidente Domenico Chiefari sul primo anno d'attività e la presentazione dei conti

Il nuovo vigneto
(Domenico Chiefari)
7 maggio 2023
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Un nuovo vigneto, l'assemblea e la ricerca di associazioni da sostenere, ma anche di volontari. Sono solo alcune delle novità che riguardano l'Associazione Luca, fondata nel 2022 con l'obiettivo di aiutare le persone in difficoltà attraverso progetti di beneficenza e volontariato. Abbiamo incontrato il presidente, Domenico Chiefari, per un bilancio dell'attività del primo anno: «L'associazione ha lavorato duramente per raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati e per creare un impatto positivo sulla comunità. Ad esempio, abbiamo iniziato a produrre il vino “Luca”, che uscirà dalle botti il prossimo anno. Saranno circa 500 bottiglie e l’intero ricavato della vendita sarà devoluto all’Associazione».

Va detto che il vigneto di Arcegno ha dovuto essere riconsegnato, ma fortunatamente ne è stato trovato un altro: «Ci è stato messo a disposizione un terreno coltivato a vite nelle Terre di Pedemonte, dove abbiamo già eseguito i primi lavori e dove potremo continuare a produrre vino bio in memoria di Luca». Continuando con il bilancio: «Abbiamo organizzato diverse iniziative di raccolta fondi, come la presentazione e la vendita del libro che racconta la storia di Luca, il banco del dolce al Mercato Cattori, la vendita di targhette personalizzate, di bracciali, di portachiavi, di miele, di sacchetti e la partecipazione ai mercatini di Natale a Locarno e a Losone – elenca il presidente –. Tutte queste attività ci hanno permesso di raccogliere delle somme di denaro che ci danno una base per poter iniziare a raggiungere il nostro obiettivo di aiutare concretamente chi si trova nel bisogno». I conti saranno presentati all'assemblea, che li dovrà votare.

«Dal mio punto di vista siamo riusciti a centrare un altro obiettivo importante – prosegue l'intervistato –. Abbiamo sensibilizzato la comunità sui problemi affrontati dalle persone in difficoltà, contribuendo a creare una maggiore consapevolezza e una maggiore attenzione alle problematiche sociali. Mi riferisco in particolare alla questione legata alle situazioni che si creano nelle famiglie quando uno dei figli è ammalato. Genitori, ma soprattutto fratelli e sorelle, vanno sostenuti». Ricordiamo che lo scopo dell'Associazione – specificato nello statuto – è quello di “fornire aiuto a bambini con malattie gravi di ogni tipo e alle loro famiglie in memoria di Luca Chiefari. In particolare, l’Associazione interviene in vari ambiti per alleviare le sofferenze che una grave malattia può causare ai bambini e ai famigliari, supportandoli psicologicamente e finanziariamente”.

In quest'ottica viene lanciato un appello: «Vogliamo iniziare a sostenere finanziariamente associazioni già presenti sul territorio, riconosciute e non-profit, che operano proprio nell'ambito del sostegno ai famigliari di bimbi ammalati. Quindi, invitiamo tali associazioni a farsi avanti. Se sarà il caso, potremo già sottoporre le richieste di contributi nel corso della nostra assemblea che si svolgerà giovedì 25 maggio, con inizio alle 20, nella sala Romana ad Arcegno, al pianoterra dello stabile accanto alla chiesa».

Un secondo appello riguarda i volontari: «Abbiamo sempre bisogno di persone che ci diano una mano, decisamente preziosa e benvenuta, per le nostre attività: magari per i mercatini o per il banco del dolce. Siamo grati ai volonterosi che partecipano attivamente alle iniziative che proponiamo sul territorio». Informazioni e dettagli sono sul sito associazioneluca.ch, così come i recapiti ai quali rivolgersi sia per le richieste di contributi, sia per offrirsi come volontari.

In conclusione, Chiefari ritiene che «il primo anno di attività dell'Associazione Luca è stato un successo. Dal nulla siamo riusciti a raggiungere i nostri obiettivi tramite il lavoro e l'impegno continuo dei nostri volontari e dei nostri sostenitori. Così siamo in grado di guardare positivamente al futuro: continueremo a lavorare per cercare di migliorare la vita dei bambini in difficoltà e per creare un impatto positivo sulla comunità».

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