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Dalle risaie del Vietnam alle montagne ticinesi

Da qualche mese un’icona dell’aria è tornata a volare in Svizzera. E’ l’elicottero Bell reso famoso dalle pellicole cinematografiche come ‘Apocalypse now’

29 ottobre 2022
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Nel mondo dell’aviazione è considerato un’icona. Un mezzo che ha fatto la storia, civile e militare. Al suo successo commerciale e operativo ha contribuito anche la carriera di attore, grazie alle pellicole Hollywoodiane d’azione come "Apocalypse Now", ‘Platoon’, ‘Rambo’ che ne hanno esaltato l’immagine dal colore verde smorto, rendendolo l’elicottero per antonomasia della Guerra in Vietnam da parte della cavalleria dell’aria della United States Army. E’ il modello Bell Huey, dal nome di uno dei nipoti di "Paperino", meglio noto ai tecnici come UH-1 (dall’inglese Utility Helicopter), dall’inconfondibile e cadenzato flappeggio del rotore (simile a un battipanni) che compì il suo primo volo a Fort Worth (Texas) il 22 ottobre 1956. Battezzato in seguito ‘Iroquois’ in onore degli indiani nativi americani del nord-est del Paese, è stato massicciamente impiegato per ogni tipo di missione.

Diversi i modelli derivati e costruiti negli anni su licenza in varie parti del mondo, che differiscono principalmente per il diametro del rotore e per la motorizzazione. Gli elicotteri del costruttore statunitense hanno equipaggiato per decenni forze aeree, di soccorso e ditte di trasporto dando prova di affidabilità, robustezza, potenza da vendere. Prodotto in circa 16mila esemplari, di cui almeno un migliaio o forse più ancora volanti, dalla scorsa primavera questo ‘powerlifter’ dell’aria è presente anche in Ticino, grazie all’iniziativa della Heli-Tv di Lodrino. Il leggendario velivolo, con la sua generosa trave di coda, è infatti entrato a tutti gli effetti sul mercato. Una prima a livello svizzero, visto che analoghe macchine non si trovano e che il loro numero, in Europa, si conta sulle dita di una mano. Timidamente il Bell di Lodrino, versione 205 A1 ++, ha effettuato le sue prime uscite dall’hangar dove è stato assemblato, proveniente dal Canada. Morfologicamente anomalo per dimensioni (la cabina è un salone) e ‘sound’ (originato dal grosso rotore bi-pala), in grado di sollevare carichi fino a 2000 kg, ha dunque subito attirato l’attenzione degli appassionati di elicotteri.

Ma se si è lasciato alle spalle le foreste nordamericane per addentrarsi nel territorio montagnoso del nostro cantone non è per le riprese di un film, bensì per svolgere un ruolo importante quale vettore di trasporto.

Una formazione speciale in Austria per il pilota valmaggese

Ferruccio Pozzi, 54 anni, capo pilota della Heli-Tv, 27mila ore trascorse ai comandi su vari tipi di macchina, è l’unico pilota in Svizzera formato e abilitato a domare questo particolare elicottero. «Era da parecchio tempo che in seno alla ditta si parlava dell’eventualità di acquistare questo modello, ma per vari motivi l’idea non si era mai concretizzata – racconta a laRegione –. Il discorso non era tuttavia mai caduto. Finché una sera mi squilla il telefono. Dall’altra parte del filo Giovanni Frapolli (direttore della Heli-Tv, ndr) che mi dice testuali parole: ‘Preparati che si parte’. Ho poi capito che aveva appena concluso l’affare. Mi è salito l’entusiasmo alle stelle. Pilotare quel velivolo è sempre stato il mio sogno nel cassetto, a lungo cullato. E’ un mezzo che ha fatto la storia, la macchina dei film di guerra».

Giunto da oltre oceano, come detto, il velivolo tuttofare è stato assemblato con specialisti a Lodrino, dove è stata allestita la documentazione per il collaudo e l’immatricolazione da parte dell’Ufac (Ufficio aviazione civile) seguita dalle autorità Easa. Un iter laborioso che ha richiesto parecchi mesi. Nel frattempo, in Austria, il pilota valmaggese ha seguito due settimane di formazione, con corsi di teoria e pratica e l’esame finale. Poi è seguita la fase dei voli tecnici, per arrivare alla piena operatività in primavera. «Per tutto il team vederlo finalmente volare è stata una grande soddisfazione. Per il sottoscritto, in particolare, un vero motivo d’orgoglio».

Strumentazione spartana, vale la regola ‘quello che non c’è non si rompe’

A differenza dei velivoli tradizionali, come gli Airbus H125 ‘Écureuil’, il pesante Bell 205 A1++ copre una fascia di carico superiore (fino a 2000 kg al gancio baricentrico). «Gli attuali elicotteri, complici i continui aggiornamenti e le modifiche dell’avionica, sono pensati per una navigazione a lungo raggio. Ma il peso incrementato della nuova strumentazione va a discapito della capacità di sollevare carichi. Al contrario il costruttore americano ha sì modificato le componenti importanti, ma la meccanica è rimasta semplice e questo assicura carichi maggiori in qualsiasi condizione». Fedeltà alla regola del "quello che non c’è non si rompe!". Via tutta la zavorra inutile.

Quanto alle peculiarità di pilotaggio (ricordiamo che il pilota siede a sinistra, mentre sui velivoli tradizionali è a destra e che le pale del rotore girano in senso antiorario), «una volta che si è familiarizzato con la cloche, è molto agile a dispetto della sua stazza. Cambiano la tecnica di volo (nella fase di avvicinamento), richiede manovre più precise, anticipate, perché ovviamente carichi di questa grandezza una volta posati sono difficili da risollevare e riposizionare, anche quando disponi di un una turbina da 1800 Cv».

I primi ‘passi’, questa gru volante li ha mossi molto cautamente. «Le apparizioni inizialmente sono state sporadiche, con gli assistenti di volo abbiamo dovuto far pratica col velivolo. Quando si ha a che fare con mezzi nuovi occorre molta preparazione anche a terra. Ora si tratta di farne conoscere alla clientela il potenziale. Le richieste stanno arrivando, anche dal resto della Svizzera e dal Nord Italia, i nostri mercati. Il suo impiego sarà essenzialmente per trasporti di legname, quale mezzo antincendio e per il carico di componenti, macchinari e strutture non smontabili (generatori, compressori, escavatori, turbine ecc). Non è evidentemente un elicottero pensato per i voli a lunga percorrenza».

La certificazione decibel

Al contrario dei territori del nord America, dagli infiniti spazi, il Bell 205 A1++ sarà chiamato a muoversi in una realtà ambientale ben diversa qui in Ticino, fatta spesso di valli strette, cime verticali e altre insidie: «Certo i 16m di diametro del rotore principale e le dimensioni del velivolo non sono poca cosa. Tuttavia la quasi totalità delle piazze di volo e di lavoro ci consentono di atterrare. Anche a livello di decibel, ha ottenuto la certificazione e non è più rumoroso dei suoi concorrenti europei o americani. Sono convinto si tratti dunque di un acquisto interessante, competitivo, di un progetto di lancio per molti giovani piloti desiderosi di portare in giro una vecchia gloria dei cieli». E con questo modello dal design che oggi appare fuori tempo, anche la sua inconfondibile sinfonia.

La scelta di un monoturbina potente e affidabile

«L’idea di acquistare un elicottero simile risale a un decennio fa. Ero convinto già allora – e lo sono tuttora – che per i piloti svizzeri, confrontati spesso con lavori in luoghi pericolosi e condizioni difficili, un elicottero dai comandi semplici i e funzionali costituisse il modo migliore di semplificare la guida, evitandogli distrazioni nelle rotazioni. Meno complessa è la macchina, infatti, più chi si trova ai comandi può focalizzare l’attenzione sulla missione da svolgere». Sono, queste, le considerazioni di Giovanni Frapolli, proprietario della Heli-Tv di Lodrino nonché pilota.

«Il discorso vale anche per la scelta di rinunciare ai due motori tipici di un velivolo biturbina potente, come il Super Puma del quale siamo in possesso per trasporti molto particolari. I due motori costituiscono pure una fonte di stress perché vanno costantemente tenuti d’occhio. La Bell americana ha invece saputo realizzare un monoturbina potente e affidabile assemblandolo con componenti di altri suoi modelli di successo moderni e gestiti ancora, come nel nostro caso, in analogico. Se guardiamo i costi di manutenzione del velivolo, sicuramente non siamo lontani dai normali elicotteri impiegati in Svizzera. I servizi vengono fatti nella nostra azienda di Lodrino dal nostro personale specialmente istruito».

Un’ultima annotazione riguarda la concorrenza d’oltralpe: «Se pensiamo ai costi operativi e alle trasferte di grossi elicotteri dal Nord al Sud delle Alpi, ci accorgiamo che il Bell 205 ++ è sicuramente più interessante e concorrenziale. Inoltre per modelli di fabbricazione russa in dotazione in Europa, a breve si porrà il problema dei pezzi di ricambio che non si trovano per via delle sanzioni imposte alla Russia per la guerra in Ucraina».

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