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Un pompiere dell’aria locarnese in Calabria

Fabio Generelli, collaboratore della Heli-Tv, partecipa a missioni di spegnimento di roghi boschivi ai comandi di un elicottero della Eliossola

18 luglio 2022
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Lotta agli incendi nel Sud Italia, c’è anche un pompiere del cielo ticinese impegnato in prima linea. Si tratta di Fabio Generelli, 42 anni, di Tegna, pilota di elicottero e assistente di volo della Heli-Tv di Lodrino che in questi mesi si sta addestrando in delicate missioni di lotta alle fiamme nei boschi della Calabria. Lo fa impiegando un velivolo della Eliossola di Domodossola, compagnia che ha ricevuto in appalto questo lavoro nella Regione (ingaggiata con un bando pubblico con precise caratteristiche in fatto di sicurezza e di personale impiegato).
Con le ondate di caldo che assalgono l’Europa in queste settimane, il rischio incendi è infatti reale. Quando non è il caldo a innescare e alimentare i roghi, c’è poi spesso la mano dell’uomo. Sono, quindi, settimane di forte impegno per gli equipaggi di aerei (i famosi Canadair) e degli elicotteri impegnati nelle operazioni di spegnimento, quale prezioso supporto alle operazioni svolte dalle squadre a terra. Basato sull’eliporto di Sibari, Fabio Generelli è accompagnato in questo lavoro da un assistente di volo/meccanico della compagnia piemontese.

Acqua dal mare, a pochi passi dai bagnanti

L’addestramento dei piloti nei voli sugli incendi è alquanto impegnativo. Non solo in termini di orario (il picchetto deve garantire una copertura dalle 8 di mattina alle 20.30), ma anche per tutta una serie di altri motivi. «Ci sono diverse condizioni sia meteorologiche, sia orografiche in Calabria rispetto al Ticino. Soprattutto il vento, tra le colline e lungo la costa marittima, soffia spesso forte e cambia repentinamente direzione – spiega Generelli –. Personalmente non conosco il territorio, non dispongo di mappe sulle quali sono segnalati i tralicci dell’alta e della bassa tensione. Inoltre le vasche dalle quali peschiamo l’acqua con la benna, complice la siccità, sono spesso subito vuote. Il che ci costringe ad andare a rifornirci in mare, non lontano dalle spiagge frequentate dai bagnanti. Lì devi essere attento che non prendano il volo ombrelloni, gommoni o altro. Nel caso di roghi di ampie dimensioni, vi è anche il problema delle turbolenze, del coordinamento dei mezzi e dei circuiti operativi da rispettare. La centrale d’allarme della Calabria ci indirizza sulla zona toccata dal fuoco, poi è l’operatore capo incendio a organizzare le squadre. La precedenza, quando vengono richiesti, va ai Canadair, ai quali noi dobbiamo campo libero nel giro di due minuti. In quel lasso di tempo io e miei colleghi piloti ossolani (4 i velivoli trasferiti in Calabria) dobbiamo scaricare l’acqua e allontanarci per consentire loro i lanci dall’alto. Naturalmente a seconda delle necessità possono essere chiamati a dar man forte anche elicotteri di stazza maggiore rispetto ai nostri Airbus H125 (ex AS350, meglio noti come Ecureuil), capaci di trasportare 1’000 litri d’acqua».

Una decina d’incendi in pochi giorni

Fino a ora Fabio (arrivato laggiù su consiglio di un collega ticinese che aveva potuto vivere un’esperienza simile, ndr) e il suo collaboratore sono già entrati in azione nove volte. Quando non sono in volo, trascorrono il loro tempo nella piccola base. «Ci arrangiamo a cucinarci il pranzo e, qualche volta, se la sera rientriamo stanchi, usciamo a mangiare qualcosa. Il grosso della giornata lo trascorriamo comunque in aria o qui, a preparare l’elicottero per la missione successiva o a redigere i rapporti operativi giornalieri. Rispetto al Ticino, dove non avevo molte opportunità di stare ai comandi, qui trascorro ore e ore a bordo».
La sua missione terminerà a fine ottobre. Con 10 giorni di vacanza a breve. Il tempo di tornare a casa e salutare parenti e amici. «Copriamo, da questa postazione, un raggio di 200 chilometri. Il resto del territorio è affidato ai colleghi delle altre tre piccole basi».

Il protocollo d’intervento

Il protocollo d’intervento rispecchia, in parte, quello applicato anche alle nostre latitudini. «Dal momento in cui viene diramato l’allarme incendio disponiamo di 15 minuti per alzarci in volo con la benna caricata a bordo. È importante giungere tempestivamente per impedire che le fiamme si propaghino. Raggiunta l’area – prosegue Fabio – viene fatto un giro di ricognizione della zona d’intervento valutando la direzione e l’intensità del vento e i potenziali pericoli. Dopodiché deposito il collega e da lì in poi per circa due ore, solo in cabina, procedo con i lanci, seguendo le istruzioni che di volta in volta arrivano da terra. Occorre avere nervi saldi e tutta l’attenzione che richiede il volo a vista. Per il pieno siamo invece costretti a far rientro alla base, visto che non sono disponibili autocisterne. Sono comunque contento del mio lavoro e di questa esperienza formativa, che svolgo con passione. Dopotutto faccio quello che ho sempre desiderato, il pilota». Un upgrade professionale nel quale si apprende a gestire lo stress e la fatica, aspetti fondamentali per affrontare al meglio le sfide che verranno.

‘Un’esperienza utile al rientro in Patria’

«Grazie ad accordi come quelli presi tra le due compagnie Heli-Tv ed Eliossola è possibile favorire la formazione dei nostri giovani piloti ticinesi – spiega Giovanni Frapolli, titolare della Heli-Tv di Lodrino –. Qui in Svizzera, purtroppo, non disponendo di una solida esperienza, questi neo brevettatati non sempre hanno la possibilità di lavorare con carico e quindi la collaborazione con le ditte estere diventa importante. Accumulano ore di lavoro aereo, volano in regioni dove i rischi sono minori (la Svizzera, con i suoi rilievi montuosi, le valli strette e gli ostacoli di vario genere non è la ‘palestra’ ideale per chi ha poche ore ai comandi) e quanto apprendono poi tornerà loro utile una volta tornati in Ticino. Altri piloti commerciali freschi di licenza seguiranno, quindi, in futuro l’esempio di Fabio Generelli e di Mauro Zanini, approfondendo all’estero le tecniche di volo e l’aggiornamento delle conoscenze teoriche e delle procedure, per affrontare con successo e sicurezza le sfide della professione».

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