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Errori e ritardi fanno slittare la ciclopista intercomunale

In particolare un problema nella posa del materiale a San Vittore dilata i tempi di realizzazione del tracciato. L'inaugurazione è posticipata al 2024

Nel frattempo sono ripresi i lavori a San Vittore
31 agosto 2023
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In tanti attendono di poter pedalare sulla pista ciclabile della Bassa Mesolcina, percorso che si snoda sul territorio dei comuni di San Vittore, Grono e Roveredo lungo il vecchio tracciato dell’ex ferrovia retica Bellinzona-Mesocco. Ci vorrà tuttavia ancora un po’ di pazienza, visto che i tempi di realizzazione si sono dilatati rispetto a quanto indicato e auspicato dalle autorità comunali. Prevista nel corso del 2023, l’inaugurazione ufficiale avverrà infatti verosimilmente nel corso del 2024. Ritardi accumulati a Roveredo e a Grono (dove, segnaletica a parte, i lavori di pavimentazione sono quasi ultimati), ma le maggiori complicazioni sono emerse a San Vittore, sul cui territorio ci sono quasi 3 dei 6,6 chilometri totali di percorso.

Rischi per la falda: asportato il materiale già posato su un tratto di 450 metri

Il problema è emerso lo scorso mese di marzo durante la fase del cantiere riservata alle sottostrutture. Dopo aver posato il materiale di fondazione, è emerso che il materiale utilizzato non era quello previsto da capitolato: era riciclato e certificato, mentre da contratto doveva essere naturale (primario). Accortosi della situazione, l’Ufficio tecnico comunale, d’intesa con il Municipio, ha subito disposto l’interruzione dei lavori dal momento che il materiale posato avrebbe potuto causare dei problemi per la falda idrica. Ne è seguita una fase di discussione e di consultazione con i preposti organi cantonali (ricordiamo che il Cantone finanzia l’opera di 4,6 milioni di franchi nella misura del 75%) che ha portato alla decisione di asportare il materiale già posato su un tratto di 450 metri. Operazione eseguita tra maggio e fine luglio dalla ditta esecutrice responsabile del cantiere. Sempre l’esecutivo e i servizi comunali – ci spiegano ancora durante un incontro a San Vittore Egon Pizzetti dell’Ufficio tecnico, la sindaca Nicoletta Noi-Togni e la capodicastero Costruzioni pubbliche Margherita Gervasoni –, dopo aver svolto le necessarie perizie con l’ausilio di un geologo e aver scongiurato ogni rischio, hanno infine deciso di evitare una sostituzione totale del tratto già eseguito che avrebbe ulteriormente ritardato la conclusione dell’opera. Questo su stretta indicazione del Cantone.

Costi per sistemare a carico della ditta

Il materiale riciclato che non è stato asportato – tengono a precisare da San Vittore, dove si mette in chiaro che il Comune è subito intervenuto una volta venuto a conoscenza dell’errore – non è ad ogni modo inquinato. La responsabilità di quanto accaduto, proseguono i nostri interlocutori, è da attribuire unicamente alla ditta incaricata dei lavori. Ditta che si è quindi accollata i costi (decine di migliaia di franchi) dell’operazione di sistemazione nei pressi della falda e delle spese sostenute dal Comune per gli accertamenti successivi alla scoperta dell’errore. Nel corso dei prossimi mesi i lavori (all’appello mancano ancora illuminazione e segnaletica) dovrebbero essere completati lungo tutto il percorso che passa da San Vittore. Si può ipotizzare l’omologazione nella primavera 2024.

Asfalto luminescente fuori dagli abitati

Nel corso del 2021 gli organi legislativi dei tre comuni hanno approvato (Grono e Roveredo all’unanimità) il relativo credito di partecipazione all’opera dal costo complessivo di 4,6 milioni di franchi. Sulla base dei chilometri di pista che toccano i tre territori, San Vittore ha stanziato un credito di 2,09 milioni, Roveredo di 962mila franchi e Grono di 1,51 milioni. Una particolarità del fondo del tracciato è la dotazione nei punti fuori abitato di Grono e Roveredo di un’affascinante granulato luminescente a ricarica solare e rilascio notturno, così da contenere l’inquinamento luminoso.


Un tratto di asfalto luminescente realizzato fuori dall’abitato di Roveredo

Come noto, la pista ciclabile della Bassa Mesolcina – approvata in votazione popolare nel 2021 – si congiungerà con quella prevista sul versante ticinese tra Castione e Lumino. Il tratto castionese è tuttavia al momento sospeso a causa di alcune opposizioni, una delle quali propone al Consiglio di Stato di risolvere con un tracciato alternativo alcuni conflitti puntuali nella parte residenziale. Nel frattempo è stato asfaltato il tratto di ciclopista che congiunge Lumino a San Vittore.

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