Bellinzonese

Casa anziani di Claro: ‘Altolà’ di sindacati e dipendenti

Assistito da Ocst e Vpod, il personale chiede di sospendere la disdetta del Roca e di discutere insieme quello nuovo

(Ti-Press)
18 luglio 2023
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Non è piaciuta al personale della Residenza Visagno di Claro la decisione unilaterale adottata dai vertici della struttura di disdire il ‘Contratto collettivo di lavoro per il personale occupato presso le Case per anziani e altri enti del Canton Ticino’ (Ccl Roca) e passare a un Regolamento organico dei dipendenti (Rod), come riferito da ‘laRegione’ il 5 luglio. Affiancata dai sindacati Ocst e Vpod, l’assemblea del personale riunitasi l’11 luglio – alla presenza di una decina di collaboratori su un totale di 150 – contesta tramite una risoluzione inoltrata ieri a Direzione, Delegazione consortile e Consiglio consortile la decisione adottata nelle scorse settimane dalla Delegazione. Decisione caldeggiata dalla Sezione enti locali (Sel) del Cantone, che fa da autorità di vigilanza, poiché essendo la struttura gestita da un Consorzio di Comuni (Riviera, Arbedo-Castione e Bellinzona) deve gestire i rapporti di lavoro con un regolamento di diritto pubblico e non privato. Con il Roca il versamento della quota sindacale da parte di ciascun dipendente avviene in modo automatico, con il Rod invece su base volontaria. Oltre a questo aspetto, i sindacati rivendicano un ruolo di partner che in ottica Rod non gli è stato riconosciuto.

Le quattro richieste

“Il personale presente all’assemblea – si legge nella risoluzione – ha manifestato il proprio malcontento per il metodo con cui la Direzione ha comunicato l’avvenuta disdetta del Roca e la prossima applicazione di un Rod i cui contenuti sono sconosciuti ed elaborati senza il coinvolgimento dei sindacati, della commissione interna del personale e dei dipendenti”. Tale situazione “ha creato preoccupazione nel personale che ha unanimemente votato affinché Ocst e Vpod notifichino la risoluzione” con cui si chiede di allacciare rapidamente un dialogo con loro “fondato sul partenariato sociale che da sempre caratterizza le discussioni tra le parti”. Invocata anche la sospensione della disdetta del Roca “posticipando il passaggio al Rod affinché si abbia il tempo necessario per discuterlo e condividerne i contenuti a salvaguardia delle condizioni di lavoro di tutto il personale”. Altra richiesta: soppesare dai vari partner “rischi e opportunità del passaggio al Rod approfondendo eventuali soluzioni alternative se queste si rivelassero più efficaci e consoni alle peculiarità presenti in una casa anziani”. Infine “indire un’assemblea del personale, invitando i sindacati a partecipare, per informare il personale dei passi intrapresi tra le parti”.

Il presidente: ‘Nessun peggioramento in vista’

Interpellato dalla redazione, il presidente della Delegazione consortile Alberto Pellanda, sindaco di Riviera, sgombra il tavolo da eventuali dubbi sul fatto che si voglia in qualche modo peggiorare le condizioni lavorative e salariali. In vista di discutere la risoluzione in Delegazione questo giovedì, sin d’ora ribadisce quanto già dichiarato al nostro giornale, e cioè che «manterremo nel Rod le condizioni previste dal Roca portando, se possibile, ulteriori miglioramenti oltre a quelli già inseriti nel Roca medesimo laddove sono stati ad esempio aumentati i minimi salariali per talune posizioni».

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