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Esercenti e commerci contro la zona d’incontro in Piazza Governo

La Società dei commercianti chiede al Municipio di rivedere il progetto. Particolari critiche sulla prevista rimozione di una decina di parcheggi per auto

Oltre al limite di 20km/h, il progetto prevede la pedonalizzazione di Piazza Governo e Piazza Teatro e altri cambiamenti viari
11 marzo 2022
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Con una lettera inviata ieri al Municipio, la Società dei commercianti di Bellinzona (Scb) si schiera contro i cambiamenti viari previsti con l’introduzione della zona d’incontro nel comparto di Piazza Governo e Piazza Teatro. Non si tratta di una vera e propria opposizione al progetto in pubblicazione fino al 15 marzo, ma una presa di posizione critica nei confronti delle modifiche che, oltre a limitare la velocità a 20 km/h anche lungo via Dogana e fino a Piazza Indipendenza, prevede la chiusura al traffico (eccezion fatta per i fornitori) del tratto tra via Teatro e via Bonzanigo fino all’intersezione con via Dogana, con relativa sparizione dei parcheggi oggi presenti fra il bar Incontro e la farmacia Teatro. La revisione prevede inoltre che gli accessi al comparto avverranno unicamente da viale Stefano Franscini attraverso via Giovanni Jauch (novità) oppure da piazza Indipendenza passando da via Dogana. Non sarà invece più possibile accedere in macchina da piazza Orico, dal momento che via Orico e vicolo Sottocorte saranno chiusi al traffico, eccezion fatta per il servizio a domicilio. Per il progetto si prevede un investimento di 680mila franchi finanziato dalla Confederazione nella misura del 40%. L’idea del Municipio è che questa revisione – approvata lo scorso ottobre dal Consiglio comunale con la stanziamento del credito – renderà più sicuro e attrattivo il comparto per esercizi pubblici e pedoni e riordinerà la viabilità con priorità al trasporto pubblico.

‘Non è il momento per questo cambiamento’

«Nella nostra lettera c’è un riassunto di tutte le osservazioni e le contestazioni indicateci da circa una ventina di commercianti ed esercenti della zona», spiega alla ‘Regione’ la presidente della Scb Claudia Pagliari –. Per il nostro settore si tratta di uno dei periodi più difficili degli ultimi decenni. E riteniamo che in questa situazione non sia un’azione saggia procedere con un cambiamento così drastico». L’aspetto che più genera malcontento – e su questo punto aveva sottolineato le proprie riserve anche la Commissione del piano regolatore – è la prevista riduzione da 76 a 66 del numero complessivo di parcheggi per vetture private, mentre quelli per le moto saranno aumentati a 20. Pure previsto un posteggio per biciclette. «Prendiamo per esempio la farmacia o i bar adiacenti: la gente ci va anche perché calcola di trovare un parcheggio e la loro limitazione potrebbe scoraggiare molti clienti, soprattutto in un periodo caotico in cui si cerca la comodità e la praticità. Ecco perché questi posteggi sono molto importanti anche se solo dieci». In generale, prosegue Pagliari, «riteniamo che attualmente non ci sia una problematica relativa al traffico tale da imporre questa modifica. Diciamo che per i commercianti il ‘bello’ del progetto su cui fa leva il Municipio viene un po’ in secondo luogo». La presidente della Scb (società che in sostanza chiede al Municipio di fermare e rivedere il progetto) aggiunge che ci sono pareri contrari anche tra i commercianti della via Dogana, del vicolo Muggiasca e di Piazza Nosetto.

‘Non capisco quale fastidio danno quei dieci parcheggi’

Tra chi ha inoltrato una vera e propria opposizione c’è Flavio Montalbetti, titolare della Farmacia Teatro. Le motivazioni sono due: la soppressione della decina di posteggi situati vicino al Teatro sociale (e quindi di fronte alla farmacia) e lo sbarramento al traffico di questa zona (eccezione per i fornitori). «Non capisco quale fastidio danno questi parcheggi e perché è necessario pedonalizzare questo tratto – afferma Montalbetti contattato dalla redazione –. Questi stalli sono basilari per i commerci e gli esercizi pubblici di questo comparto».

A rappresentare una sorta di compensazione per i parcheggi vicino al Sociale, potrebbe essere l’ampliamento dell’autosilo comunale Cervia in vista della prevista nuova fermata ferroviaria dietro Piazza Indipendenza. Tuttavia secondo Montalbetti questo progetto previsto dal Municipio non aiuterà la sua attività: «L’autosilo si trova in un’altra zona e quindi difficilmente le persone si recherebbero nel comparto di piazza Governo per fare piccoli acquisti o bere un caffè». Il titolare della farmacia ricorda inoltre che «molti dei miei clienti (che spesso non sono in perfette condizioni di salute) posteggiano qui in piazza solo per pochi istanti, per acquistare il necessario». Insomma secondo il titolare della farmacia questa ‘toccata e fuga’ non sarebbe più possibile o ulteriormente limitata. Per Montalbetti un’alternativa più interessante sarebbe invece quella della costruzione di un piccolo autosilo proprio in piazza Governo, come recentemente proposto dall’architetto Filippo Broggini.

Invece della pedonalizzazione dal Bar Incontro fino all’intersezione di via Bonzanigo con via Dogana, Montalbetti ritiene che «si potrebbe introdurre una zona d’incontro anche su questo tratto, lasciando la possibilità alle automobili di transitare». A sostegno di questa ipotesi vi è il fatto che «già oggi le automobili in piazza Governo e Teatro circolano a una velocità molto ridotta, come viene anche sottolineato nella documentazione allegata ai progetti in pubblicazione: di fatto è come se il limite di 20 km/h fosse già in vigore. Inoltre, sempre stando alla documentazione, negli ultimi cinque anni non vi sono stati incidenti».

Anche l’avvocato e notaio Mario Molo che ha il proprio studio in via Orico sta valutando se fare opposizione. Da un lato la chiusura di un tratto di via Orico è «positiva», visto che in questo modo si ridurrà il traffico. Dall’altro, però, l’inversione del flusso di traffico attorno al Palazzo delle Orsoline è «negativo». Molo ritiene in particolare «pericolosa per i pedoni» la curva tra via Ghiringhelli e via Orico che bisognerà effettuare per recarsi in piazza Governo: «Il raggio di curva è troppo angusto e la visibilità limitata».

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