Bellinzonese

‘Con l’autopsia tutte le lesioni vengono a galla’

Assassinio di Monte Carasso: intervista a Tony Fracasso sul ruolo del medico legale nei casi di probabile suicidio

Il professor Tony Fracasso (Keystone)
28 luglio 2018
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È possibile che un’autopsia non riveli l’intervento di una terza persona quando in realtà si è trattato di un assassinio? La domanda si fa largo nell’opinione pubblica ticinese a seguito del caso di un 48enne del Locarnese che due anni fa uccise la moglie mascherando il crimine con un gesto estremo. L’avrebbe fatta franca se non avesse deciso di confessare: gli elementi raccolti dal medico legale in occasione degli esami preliminari e dell’autopsia effettuata sul corpo della donna 48enne non erano infatti stati ritenuti tali da far scattare un’indagine per omicidio. Ricordiamo che stando a quanto da lui dichiarato, l’uomo avrebbe strangolato la donna facendole perdere i sensi e le avrebbe poi tagliato i polsi. L’ex moglie è poi morta dissanguata.
Pur non potendosi riferire al caso specifico – per il quale l’inchiesta da parte della procuratrice pubblica Chiara Borelli è ancora in corso – abbiamo chiesto informazioni su tali procedure a Tony Fracasso, professore di medicina legale all’Università di Ginevra e responsabile dell’Unità romanda di medicina forense a Losanna e Ginevra. Dalle spiegazioni che fornisce l’esperto, l’esito dell’autopsia del caso di Monte Carasso appare alquanto anomalo considerando che la manipolazione al collo lascia tracce più o meno evidenti.

Cosa deve indagare il medico legale?

Se il medico legale interviene in un caso di sospetto suicidio cerca di rispondere a due domande. La prima: la persona è veramente morta nel modo in cui la scena ci suggerisce? Per ottenere una risposta, in sede di autopsia, il medico legale va a cercare delle lesioni che si possano produrre attraverso il meccanismo suggerito dalla scena. Il secondo aspetto da indagare è questo: la vittima era in grado di compiere il gesto estremo? Bisogna stabilire se nel momento del presunto gesto estremo fosse ancora viva, cosciente e capace di agire. Per esempio nel caso di un apparente impiccamento, l’autopsia serve per capire se la vittima era già priva di vita quando il corpo è stato sospeso.

E nel caso in cui l’omicida stordisse la vittima e poi la sospendesse causandole una morte per impiccamento?

In quel caso la vittima era ancora viva al momento dell’atto e quindi ci sarebbero delle lesioni vitali da impiccamento. Lo stordimento può essere causato tramite intossicazione o lesioni traumatiche e queste ultime il medico legale le vede tutte durante l’autopsia.

È possibile strangolare una persona senza lasciare dei segni?

Se è stato utilizzato un mezzo soffice, come una sciarpa, risulta più difficile il ritrovamento di lesioni. Ciò vale anche nel caso in cui il trauma non sia stato la causa della morte: se si comprime il collo di qualcuno per un tempo sufficiente a fargli perdere i sensi, si possono ricercare delle piccole emorragie puntiformi a livello del volto. Di solito comunque i casi di strangolamento con una manipolazione fatta con le mani lasciano dei segni piuttosto evidenti sul collo della vittima.

Ipoteticamente un omicida potrebbe agire in modo che dall’autopsia non emergano indizi?

Dipende dal caso specifico. Faccio però un esempio: nel caso di una persona che riporta segni di lesione vitale da impiccamento ma che presenta un tasso elevato di alcol o droghe nel sangue, il medico legale deve segnalare che non è escluso l’intervento di terzi poiché gli esami tossicologici indicano una possibile incapacità di agire. È difficile immaginare una situazione in cui c’è una messinscena e nessun elemento emerga nel corso dell’inchiesta medicolegale.

Un’autopsia non ha margini d’errore?

Tutto quello che c’è, un’autopsia è capace di vederlo. Ovvero, fa emergere tutto ciò che è traumatico, mentre vede male le morti funzionali. Non rileva per esempio crisi epilettiche o aritmia del cuore, ovvero delle cause di morte naturale. Se dopo aver fatto l’autopsia completa e tutti gli esami complementari necessari il medico legale non rileva nulla, è dunque possibile escludere una morte violenta.

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