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Waste, che spreco

Consigli su come non gettare via nulla

Acquista solo quello che serve
(© naturepl.com/Matthew Maran/WWF)
15 aprile 2023
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Troppo storto, troppo piccolo, troppo brutto: i motivi per cui si gettano via generi alimentari ancora commestibili sono innumerevoli, e spesso e volentieri anche davvero poco sensati. In Svizzera distruggiamo più di un terzo del cibo che produciamo. Lo spreco alimentare (in inglese “food waste”) è un inutile sperpero di risorse, energia e denaro. Con il termine food waste, ci si riferisce al malcostume di gettare via alimenti di fatto destinati a finire in tavola. Un fenomeno che interessa tutte le fasi della produzione e del consumo di derrate alimentari, dai campi alle nostre dispense domestiche, passando per i processi di trasformazione e di distribuzione. In generale, si distingue tra sprechi alimentari evitabili e non evitabili. In alcuni casi frutta e verdura non raggiungono nemmeno i consumatori, a causa del loro “aspetto”. Lo spreco alimentare non è solo discutibile dal punto di vista etico. Infatti, molto concretamente, rappresenta un enorme sperpero di risorse preziose, come i terreni coltivabili, l’acqua e l’energia. Anche finanziariamente è una notevole perdita di denaro: in media, ogni famiglia svizzera getta via derrate alimentari per un valore di oltre 600 franchi.

Cibo buttato via

Oggi produciamo cibo a sufficienza per tutti gli abitanti del pianeta, ma in ogni parte del mondo stiamo perdendo milioni di chilometri quadrati di terreno a favore dell’agricoltura. Produrre cibo a sufficienza limitando al contempo l’impatto sull’ambiente è una delle maggiori sfide del nostro tempo. Ecco perché una strategia alimentare efficace deve affrontare il problema della perdita e dello spreco di cibo. Per soddisfare le esigenze di sicurezza alimentare globale e la domanda di una popolazione in crescita, dovremo aumentare la produttività, l’efficienza agricola e ridurre gli sprechi. In tutto il mondo, l’uomo getta il 40% della produzione totale. Questo rappresenta circa il 10% delle emissioni globali di gas a effetto serra (quasi quattro volte più alte di quelle dell’industria aerea globale) ed è uno dei principali fattori di perdita di foreste, prati e altri habitat critici per la fauna selvatica, oltre a impoverire le nostre riserve di acqua dolce. Il cibo che perdiamo nelle aziende agricole da solo potrebbe sfamare la popolazione mondiale sottonutrita per quasi quattro volte. Ogni anno in Svizzera si sprecano 2,8 milioni di tonnellate di generi alimentari. Parliamo di 330 chili per persona all’anno. Ridurre gli sprechi alimentari è una sfida enorme, ma anche un’opportunità. Il WWF lavora a vari progetti che coinvolgono esperti, aziende che si occupano della vendita al dettaglio o dei servizi alimentari, oltre che scuole e aziende agricole, per esplorare come misurare e ridurre gli sprechi dal campo alla tavola.

L’anno del Laveggio

Sabato 22 aprile, in occasione dell’anno del Laveggio, il WWF organizza una giornata evento aperta a tutti presso lo stabile SUPSI a Mendrisio, in via Flora Ruchat-Roncati 15. Si inizierà alle ore 13.30 con l’assemblea annuale dei soci, seguita da una pausa caffè offerta. Alle ore 15.30 il piatto forte della giornata prevede la presentazione dell’aggiornamento del progetto Infrastruttura ecologica del Laveggio e Gaggiolo. Dopo una panoramica sui 29 progetti già realizzati dal 2013 a oggi, lo studio Trifolium presenterà i progetti pianificati per i prossimi dieci anni. Se nel primo decennio l’attenzione si è focalizzata in particolare sul fiume Laveggio, ora di nuovo completamente percorribile per la fauna acquatica dalla foce fino alle sorgenti di Stabio, nei prossimi anni ci si concentrerà maggiormente sui collegamenti trasversali verso le principali aree verdi, come il Monte San Giorgio, il Parco della Valle della Motta e il Monte Generoso. Solo un’infrastruttura ecologica performante e completa permette agli ecosistemi di espletare tutte le loro funzioni, di garantire la conservazione della biodiversità a lungo termine e tutti gli spostamenti necessari alla fauna. Grazie ai numerosi interventi di rinaturalizzazione e rimozione degli ostacoli, il fiume Laveggio e diversi suoi affluenti sono tornati a uno stadio prossimo a quello naturale, rendendo l’ambiente vivibile non solo per la fauna ma anche per l’uomo. Nel corso dell’anno verrà completata una rete pedonale e ciclabile lungo tutto il suo corso per approfittare al massimo di questi interventi. Al termine della giornata, verso le 16.30 è prevista un’escursione alla scoperta di un tratto del fiume Laveggio che non ti aspetteresti. Maggiori informazioni su
www.wwf-ti.ch/assemblea.

I consigli

Pianificate in anticipo e comprate solo ciò che vi serve. Andare al supermercato senza un piano o a stomaco vuoto può portare a comprare più del necessario. Per tenere la cucina sotto controllo, cercate di mangiare gli avanzi, pensate ai pasti che potreste consumare fuori casa ed evitate acquisti inutili pianificando la lista della spesa in anticipo. Usate il congelatore. Sebbene il consumo di alimenti freschi offra molti vantaggi, i cibi surgelati possono essere altrettanto nutrienti. Inoltre, si mantengono commestibili molto più a lungo. Siate creativi con gli avanzi. Prima di fare la spesa, utilizzate il cibo che avete già. Basta andare su internet per scoprire ricette nuove, che possono essere fatte con quello che rimane in cucina. Frullate, cuocete o bollite. La frutta e la verdura più mature possono non avere un bell’aspetto, ma questo non significa che non possano avere un sapore delizioso nelle ricette. Provate a usare i vostri prodotti appassiti, scuri o imperfetti per preparare frullati dolci, pane, marmellate, salse o brodi per zuppe. Parlatene. Prevenire gli sprechi alimentari è il modo più efficace per ridurne l’impatto sul pianeta. Se evitiamo di produrre alimenti che non mangiamo, possiamo risparmiare la terra, l’acqua e l’energia che sarebbero state utilizzate per produrli. La consapevolezza è un buon primo passo; secondo ReFED, educare i consumatori allo spreco alimentare potrebbe evitare 7,41 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra. Siete pronti a diventare i difensori dei generi alimentari?

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