Svizzera

Gli averi di un ex viceministro russo rimangono congelati

Mon Repos si è schierato dalla parte dell'Ufficio federale di giustizia, esprimendosi contro il via libera di 97'000 euro

Soldi soldi soldi
(Keystone)
20 marzo 2024
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Gli averi depositati in Svizzera da un ex viceministro russo dell'agricoltura restano congelati. Lo ha stabilito il Tribunale federale, accogliendo un ricorso dell'Ufficio federale di giustizia. L'uomo è accusato da Mosca di aver sottratto 1 miliardo di rubli (circa 15 milioni di franchi) alla società statale Rosagroleasing.

Lo scorso mese di settembre, il Tribunale penale federale aveva accettato la richiesta di sblocco dei fondi inoltrata dal diretto interessato. La corte aveva ritenuto che il mantenimento della misura, ordinata nel 2015 su domanda della Russia, fosse incompatibile con l'imperativo di celerità e con la garanzia della proprietà. Aveva inoltre ricordato come l'assistenza giudiziaria con Mosca fosse sospesa a causa dell'invasione dell'Ucraina nel febbraio 2022.

Mon Repos si è dunque schierato dalla parte dell'Ufficio federale di giustizia, esprimendosi contro lo scongelamento dei beni, il cui valore si aggirerebbe intorno a 97'000 euro. La massima istanza ha constatato che non ci sono motivi per opporsi all'assistenza giudiziaria. In quanto rifugiato nel Regno Unito, il russo non ha fatto valere una violazione dei diritti procedurali in patria.

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