Svizzera

I deboli d'udito sono sempre più discriminati

Per la Federazione svizzera è ora che la Confederazione si attivi per parità di diritti nonché riconoscimento legale e promozione delle lingue dei segni

In sintesi:
  • Rispetto all'anno precedente, nel 2023 il numero di casi di discriminazione sono aumentati: ‘Trend sconvolgente’
  • L'ambiente lavorativo è quello più sensibile. Seguito dalla comunicazione con le autorità, come pure l'ambito della formazione
Così non va: occorre invertire la tendenza
(Keystone)
13 marzo 2024
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Nel nostro Paese le persone non udenti sono sempre più discriminate. La Federazione svizzera dei sordi chiede pertanto alla Confederazione "il riconoscimento legale e la promozione delle lingue dei segni nonché la parità di diritti per le persone sorde e deboli d'udito".

Dopo aver registrato un numero record di casi di discriminazione nel 2022, l'anno scorso sono giunte in tutto 132 segnalazioni, ovvero il 4% in più rispetto all'anno precedente, si legge oggi in un comunicato pubblicato sul sito ufficiale della Federazione svizzera dei sordi. Dal 2017 le segnalazioni sono più che raddoppiate.

In Svizzera, "vi è l'obbligo di promuovere, proteggere e garantire i diritti umani e le libertà fondamentali delle persone con disabilità, nonché di rispettarne la loro dignità. Nonostante queste basi legali, le persone sorde sono ancora spesso discriminate in molti ambiti", prosegue la nota.

In particolare, le disposizioni vengono frequentemente disattese per quanto riguarda il sostegno finanziario per i servizi di interpretariato, prosegue la nota. Le persone sorde dipendono dalla lingua dei segni per comunicare, consente loro di partecipare in modo equo alla vita sociale. Tuttavia, spesso, questo accesso viene loro negato, deplora la Federazione svizzera dei sordi.

Il maggior numero di casi di discriminazione viene segnalato nel settore del lavoro, seguito dalla comunicazione con le autorità, ma anche nell'ambito della formazione e nel settore della sanità, proprio laddove ad esempio una comunicazione chiara tra medico e paziente è essenziale, poiché i malintesi possono comportare rischi per la salute.

La dottoressa Tatjana Binggeli, direttrice generale della Federazione svizzera dei sordi, si è detta sconvolta dal fatto che nel 2023 siano stati registrati ancora più casi rispetto all'anno precedente: "Nonostante la chiara legge che vieta la discriminazione delle persone sorde, sempre più segnalazioni emergono. È probabile che il numero reale di casi sia molto più alto e coinvolga un numero maggiore di persone. Chiediamo alla politica e alla società di garantire l'effettiva attuazione di pari opportunità e diritti per le persone sorde".

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