Svizzera

Penuria di alloggi, ‘questo piano non è l'uovo di Colombo’

Non fa l'unanimità (eufemismo) la strategia presentata dalla Confederazione: le critiche arrivano da più parti

‘La giusta ricetta? Parliamone’
(Keystone)
13 febbraio 2024
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Alcuni rappresentati del settore edile e immobiliare non hanno digerito il nuovo piano d'intervento contro la penuria di alloggi presentato dalla Confederazione. Per molti, le nuove misure non permetteranno di contrastare l'aumento degli affitti e non tengono sufficientemente conto delle località turistiche.

L'Associazione svizzera inquilini, ad esempio, sostiene che il piano presentato dal consigliere federale Guy Parmelin non garantisce soluzioni efficaci per far fronte ai problemi più urgenti. Per l'Associazione si tratta di "burocrazia in più" e critica il Consiglio federale per aver semplicemente delegato il fardello ai Cantoni e ai Comuni, senza assumersi le proprie responsabilità.

L'Associazione svizzera inquilini auspica misure concrete per contrastare l'esplosione dei prezzi degli affitti e un maggiore controllo per evitare che i proprietari approfittino della situazione riscuotendo "pigioni abusive", e chiede inoltre una formula nazionale ufficiale che obblighi ad esempio i proprietari a comunicare l'importo dell'affitto precedente.

Anche Corine Mauch, sindaca di Zurigo e vicepresidente dell'Unione delle Città svizzere, ha deplorato la mancata trasparenza per quanto concerne l'importo delle pigioni precedenti degli appartamenti prima che vengano riaffittati. Mauch davanti ai media ha anche criticato la mancanza di diritti di prelazione per le Città. A suo avviso, il piano d'intervento manca di misure concrete per creare alloggi a basso costo.

Anche la senatrice basilese Eva Herzog (Ps) si è detta delusa. La presidente delle Cooperative d'abitazione Svizzera ritiene che il piano proponga principalmente una revisione delle misure, ma non convince ancora. "Abbiamo bisogno di agire" ha detto.

Da parte sua, la Società svizzera degli imprenditori-costruttori chiede procedure di autorizzazione per l'edilizia più rapide, più semplici e meno severe, nonché una riduzione del numero di obiezioni allo stretto necessario. Per quest'ultima "la strada per ottenere la licenza edilizia è diventata un costoso percorso a ostacoli".

Il Gruppo svizzero per le regioni di montagna accoglie con favore il piano d'azione. Tuttavia, sono necessarie altre misure specifiche per le comunità turistiche. L'attuale carenza di alloggi non riguarda solo le città, ma anche molte comunità montane e rurali.

Le misure devono essere mirate agli alloggi utilizzati su base temporanea e ai comuni con un'alta percentuale di case secondarie. Il Gruppo insiste anche sulla creazione di alloggi adatti alle esigenze degli anziani. In molte comunità rurali mancano attualmente alloggi adatti a questa fascia d'età.

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