Svizzera

Ginevra non finanzierà la caserma delle Guardie del Papa

Il Gran Consiglio ginevrino dice no al contributo di 500mila franchi alla Fondazione promotrice del restauro della struttura

La decisione non inciderà comunque sul progetto di restauro
(Keystone)
3 febbraio 2024
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Il Cantone di Ginevra non contribuirà al finanziamento della nuova caserma della Guardia svizzera in Vaticano. Il Gran Consiglio ha infatti rifiutato, con 50 no e 43 sì, di discutere di un eventuale contributo.

Il progetto dell'Udc prevedeva la concessione di 500mila franchi alla Fondazione per il Restauro della Caserma della Guardia Svizzera Pontificia in Vaticano.

"La somma non è il vero problema di questo progetto", ha sottolineato il deputato dei Verdi Pierre Eckert, relatore di maggioranza. Il granconsigliere ha fatto riferimento a un parere legale richiesto al dipartimento competente, secondo il quale la neutralità confessionale dello Stato di Ginevra non gli consente di sovvenzionare un'attività religiosa. "Anche se non ospita alcun rappresentante ecclesiastico, l'edificio è utilizzato da una forza di polizia al servizio di un'autorità religiosa", ha spiegato.

Il no di Ginevra non inciderà comunque sul progetto di restauro della Caserma delle guardie del Papa. La fondazione avrebbe raccolto, tra promesse di doni e donazioni effettive, 48,5 milioni di franchi. Il costo preventivato del progetto per rinnovare l'edificio, situato all'interno delle mura vaticane subito dopo Porta Sant'Anna, ammonta a 50 milioni.

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