sanità

Finanziamento delle cure, il Vpod lancia il referendum

Il Sindacato del personale dei servizi pubblici e sociosanitari ha dato il via alla campagna contro una riforma ‘che darebbe più potere alle casse malati’

Anestesista al lavoro all’ospedale di Losanna
(Keystone)
12 gennaio 2024
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Così come approvato dalle Camere federali in autunno, il finanziamento uniforme delle cure è "radicale, antisociale e antidemocratico". Il Sindacato del personale dei servizi pubblici e sociosanitari (Vpod) ha dato il via oggi alla campagna a sostegno del referendum lanciato a dicembre contro questo progetto.

Secondo il Sindacato, il trasferimento di responsabilità dai Cantoni alle casse malattia è altamente problematico: esse avranno infatti "più potere sul nostro sistema sanitario". Potranno gestire 11 miliardi di franchi versati dai Cantoni e decidere "liberamente come ripartire queste somme".

Ciò comporterà un aumento dei premi. Anche i costi delle cure a lungo termine aumenteranno rapidamente a causa dell'evoluzione demografica. Essi verranno finanziati dai premi anziché dalle imposte. Secondo il Vpod, questo trasferimento è antisociale, poiché i premi vengono pagati indipendentemente dal reddito e dalla ricchezza.

La pressione per risparmiare sul personale sanitario e sui pazienti aumenterà, mette in guardia il sindacato, aggiungendo che la sanità e l'assistenza agli anziani saranno soggette alla logica del risparmio. "Soddisfare i bisogni dei pazienti non sarà più la priorità assoluta. La questione dei costi prenderà il sopravvento! La riforma mette a rischio la salute pubblica".

‘Sono molto preoccupata’

"Le compagnie di assicurazione sanitaria, e quindi chi paga i premi, dovranno ora farsi carico del 73,1% di tutti i costi, la parte del leone", ha dichiarato la segretaria centrale del Vpod Beatriz Rosende alla stampa a Berna. Secondo Viviane Hösli, Segretaria Centrale del comparto salute del Vpod, il pacchetto votato dal parlamento minaccia di aumentare ulteriormente premi e partecipazione ai costi.

"Sono molto preoccupata", ha dichiarato l'infermiera specializzata Deniz Killi. Molti dei suoi colleghi hanno pagato la crescente pressione sui costi negli ultimi anni con maggiore impegno e stress. Ciò si riflette anche nel numero sempre più elevato di persone che abbandonano la professione.

Dubbi sui benefici della proposta

Anche Cristina Vais, specialista del settore sanitario, ha sottolineato le condizioni precarie della professione infermieristica. "Gli assicuratori stanno sottoponendo il personale a un'enorme pressione affinché lavori ancora più velocemente". La proposta votata dal parlamento darà alle compagnie di assicurazione sanitaria ancora più importanza. Questo rappresenta "un rischio enorme per la popolazione, i pazienti e il personale sanitario".

Per i favorevoli, la proposta di legge potrebbe ridurre i costi dell'assistenza sanitaria trattando il maggior numero possibile di malati in regime ambulatoriale anziché di ricovero. La specialista in infermieristica Friederike Flückiger si è detta dubbiosa. "In realtà non si tratta di un risparmio, ma solo di una diversa distribuzione dei costi che favorisce l'economia privata".

50mila firme entro aprile

Ma l'assistenza sanitaria pubblica deve essere finanziata socialmente, in particolare attraverso le imposte e non con i premi pro capite delle casse malattia, ha affermato l'infermiere Heinz Lanz. "Questo è l'unico modo per garantire che ognuno contribuisca al bene prezioso di un sistema sanitario pubblico in base alle proprie possibilità".

Con il pacchetto votato dal parlamento sta accadendo il contrario, ha concluso Christian Dandrès, consigliere nazionale del Ps e presidente del Vpod di Ginevra. "Santésuisse stima che la quota aggiuntiva di costi coperti dall'assicurazione sanitaria obbligatoria ammonterà a dieci miliardi di franchi entro il 2040".

Il Vpod ha tempo fino al 18 aprile per raccogliere le 50'000 firme necessarie per la riuscita del referendum.

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