Svizzera

Anno nuovo, rincari nuovi: Iva, tariffe postali, farmaci

Aumenterà dal 20 al 40% l'aliquota percentuale per i medicamenti originali. Più caro anche l'acquisto di un'auto

Mano al portafogli, sempre più leggero
(Keystone)
21 dicembre 2023
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Anno nuovo, nuovi aumenti: dopo un 2023 in cui tutto è diventato più caro il 2024 si annuncia all'insegna di ulteriori forti rincari. Lo segnala la società di confronti Comparis, che ha stilato una lista – non esaustiva – di quanto sta per avvenire.

Una cosa è chiara: i consumatori elvetici saranno chiamati maggiormente alla cassa. "La maggior parte delle novità peserà sul loro bilancio", afferma Michael Kuhn, esperto Comparis in finanze, citato in un comunicato. In primo piano vi saranno ritocchi dell'Iva e delle tariffe postali, ma una grossa novità riguarda le casse malati: chi continua a puntare sui costosi farmaci originali invece che sui generici dovrà pagare un'aliquota percentuale del 40% invece che del 20%.

"Questa misura punisce gli assicurati", sostiene lo specialista sanitario di Comparis Felix Schneuwly, a sua volta citato nella nota. "Dovranno chiedere sempre al medico o in farmacia a quanto ammonta l'aliquota: una volta emessa la fattura con l'aliquota più elevata, non si potrà più fare marcia indietro". Questo sposta la responsabilità da medici, farmacisti e casse malati agli assicurati.

Cambieranno inoltre i margini di vendita sui medicamenti, sempre con l'obiettivo di favorire i generici. "Con questi adeguamenti, i farmaci a basso costo diventeranno più cari e il prezzo di quelli più costosi diminuirà: a percepirlo saranno gli assicurati con una franchigia alta, che pagano già di più di tasca propria", spiega Schneuwly.

Non va inoltre peraltro dimenticato il fattore che attualmente fa maggiormente esplodere i bilanci familiari, cioè i premi dell'assicurazione malattia di base: come noto la progressione media dei premi sarà dell'8,7%, con una punta del 10,5% in Ticino.

Pure altrove il consumatore dovrà mettere mano maggiormente al portafoglio. Dopo il rincaro di gennaio 2022, la Posta ha deciso di introdurre nuovi aumenti: spedire una lettera con posta A costerà 1,20 franchi invece di 1,10, la posta B passerà da 90 centesimi a 1 franco. Ma anche mandare merci sarà più caro: il pacco Economy da uno a due chili costerà 8,50 franchi, invece degli attuali 7 franchi; per un pacco Priority bisognerà pagare 10,50 franchi invece di 9 franchi.

Comprare l'auto nuova rischia di essere parecchio più costoso. Attualmente le vetture elettriche sono esenti dall'imposta sugli autoveicoli, ma la situazione cambierà a partire dal primo gennaio: come per le auto con motore a combustione, anche per i veicoli elettrici si applicherà un'imposta una tantum del 4% sul prezzo d'importazione.

In questo millefoglie di aumenti lo strato superiore sarà quello dell'imposta sul valore aggiunto (Iva), che renderà un po' più caro praticamente tutto: in base a quanto approvato dal popolo nell'ambito della riforma dell'Avs l'aliquota normale salirà dal 7,7% all'8,1%, quella ridotta dal 2,5% al 2,6% e quella in vigore nel settore alberghiero dal 3,7% al 3,8%.

"Si tratta di un incremento di 0,4 punti percentuali, che corrisponde a 4 centesimi per un acquisto di 10 franchi", spiega Kuhn facendo riferimento al tasso normale. "Nel corso di un anno, però, per una famiglia i costi aggiuntivi ammonteranno a diverse centinaia di franchi". Secondo l'esperto non è ancora chiaro con quale rapidità i consumatori percepiranno il ritocco: alcuni commercianti hanno infatti annunciato che per il momento non addebiteranno ai clienti l’Iva più elevata.

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