Svizzera

Asilo alle donne afghane, la discussione è rimandata

Il Consiglio degli Stati rinvia il dibattito sulle prassi di accoglienza alla competente commissione

Prove di politica migratoria
(Keystone )
20 dicembre 2023
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La sessione straordinaria sull'asilo riguardante la prassi di accoglienza delle donne afghane, chiesta da Udc e Plr, si è conclusa con un nulla di fatto. Dopo il Consiglio nazionale martedì, oggi anche quello degli Stati ha rinviato il dossier alla competente commissione.

Dallo scorso luglio, le donne e le ragazze afghane che vivono legalmente in Svizzera, di solito grazie a un'ammissione provvisoria, possono presentare una domanda di asilo. In aula, la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider ha sostenuto che questo cambiamento è giustificato dal peggioramento delle condizioni delle donne in seguito alla presa di potere dei Talebani.

Un cambiamento di prassi inviso a Udc e Plr. I partiti temono che tale situazione possa calamitare in Svizzera un maggior numero di migranti. Il gruppo parlamentare democentrista ha quindi chiesto una sessione straordinaria per approfondire questo problema. Due mozioni simili, presentate dal consigliere nazionale zurighese Gregor Rutz (Udc) e dall'ex senatore neocastellano Philippe Bauer (Plr), chiedono al Consiglio federale un cambiamento di rotta.

Tuttavia, come alla Camera del popolo, i "senatori" hanno preferito rimandare la discussione approvando una mozione d'ordine in tal senso presentata dal Centro.

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