Svizzera

A settembre +32% di domande d'asilo, molte da donne afghane

Circa 700 richieste arrivano da persone già residenti da tempo nella Confederazione, che con la nuova prassi possono inoltrare una nuova istanza

In sintesi:
  • Nel mese in rassegna il Paese più rappresentato è stato l'Afghanistan. Seguono la Turchia, l'Algeria, l'Eritrea e il Marocco
  • Complessivamente in settembre la Sem ha liquidato in prima istanza 2’357 domande, di cui 633 con una decisione di non entrata nel merito
Un ufficio nel centro asilanti di Embrach
(Keystone)
24 ottobre 2023
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Sono cresciute del 32,2% in settembre - rispetto ad agosto - le domande di asilo presentate in Svizzera, per un totale di 3’966. L'incremento è dovuto alle circa 700 richieste da parte di donne afghane già residenti da tempo nella Confederazione che, grazie a una prassi entrata in vigore in luglio, possono inoltrarne una nuova.

Dall'avvento al potere dei Talebani, in Afghanistan la situazione di donne e ragazze ha continuato a peggiorare in molti ambiti della vita, sottolinea la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) in una nota odierna. Le numerose restrizioni e prescrizioni comportamentali loro imposte hanno gravi conseguenze sui diritti umani. Pertanto, una volta esaminati i singoli casi, di norma viene riconosciuta loro la qualità di rifugiate, precisa la SEM, ricordando che la Svizzera, come altri Stati europei, segue in questo ambito le raccomandazioni dell'Agenzia dell'Unione europea per l'asilo.

Nel mese in rassegna il Paese più rappresentato è stato l'Afghanistan (1’486 domande, 749 in più rispetto ad agosto). Seguono la Turchia (846 domande, +69), l'Algeria (179 domande, +27), l'Eritrea (170 domande, -63) e il Marocco (157 domande, +44).

Aumentano domande in giacenza

Complessivamente in settembre la SEM ha liquidato in prima istanza 2’357 domande, di cui 633 con una decisione di non entrata nel merito (in 542 casi in virtù dell'Accordo di Dublino). A 654 persone è stato concesso asilo e a 501 l'ammissione provvisoria. Il numero di casi in giacenza in prima istanza è aumentato di 1’084 unità rispetto ad agosto, attestandosi a 14'729.

Sempre nel mese in esame, 1’249 persone hanno lasciato la Svizzera sotto il controllo delle autorità o sono state rimpatriate o trasferite in uno Stato terzo. Berna ha chiesto ad altri Stati Dublino di farsi carico di 1’356 richiedenti asilo e 160 persone sono state così trasferite nel Paese competente. Contestualmente la Svizzera ha ricevuto 267 domande di presa in carico Dublino e 63 persone sono state trasferite nella Confederazione.

Ucraini e statuto S

Infine, 1’888 persone provenienti dall'Ucraina hanno richiesto lo statuto di protezione S. Nel medesimo lasso di tempo il relativo documento è stato concesso a 1’630 persone, mentre in altri 113 casi è stato negato perché non erano soddisfatti i criteri pertinenti.

In settembre lo statuto S è cessato in 1’167 casi in quanto gli interessati hanno lasciato la Svizzera. Complessivamente, dalla sua attivazione è cessato in 17'077 casi, mentre in 4’338 casi la fine dello statuto è in esame. A fine settembre le persone titolari dello statuto S erano in totale 65'746.

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