Svizzera

Al via l'offensiva digitale per una sanità al passo coi tempi

Il Consiglio federale intende colmare il ritardo con il programma DigiSanté. Prevista la realizzazione di una cinquantina di progetti

(Keystone)
23 novembre 2023
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Nonostante la sua eccellenza, il sistema sanitario svizzero soffre di un ritardo in materia di digitalizzazione. Un ritardo che il Consiglio federale intende colmare lanciando il programma DigiSanté. A tale scopo intende stanziare 392 milioni di franchi per il periodo 2025-2034 destinati alla realizzazione di una cinquantina di progetti.

Nel messaggio al parlamento adottato ieri, mercoledì 22 novembre, il governo sostiene che il sistema sanitario deve accelerare la sua digitalizzazione per migliorare l'efficienza, la qualità delle cure e la sicurezza dei pazienti.

Sebbene molti attori stiano già lavorando in larga misura con strumenti digitali, i vari sistemi e processi non sono sufficientemente coordinati e non comunicano fra loro. Concretamente, i dati non sempre fluiscono senza intoppi da un sistema all'altro. Di conseguenza, a volte è necessario ripetere test e analisi.

Coordinazione per migliorare qualità delle cure, trasparenza e sicurezza

In collaborazione con le parti interessate, DigiSanté intende istituire uno spazio comune dei dati sanitari per migliorare qualità delle cure, efficienza, trasparenza e sicurezza dei pazienti e rafforzare la ricerca. A tale scopo i progetti digitali devono essere ben coordinati e armonizzati fra loro, un compito quest'ultimo che sarà svolto dalla Confederazione.

DigiSanté tiene conto della struttura federalista del settore sanitario svizzero. La Confederazione interverrà solo laddove occorra una base nazionale che non può essere realizzata da Cantoni o fornitori privati, garantendo la sicurezza di pianificazione e di investimento necessaria per la digitalizzazione nel settore sanitario.

Elaborato dall'Ufficio federale della sanità pubblica in collaborazione con l'Ufficio federale di statistica, DigiSanté avrà una durata di dieci anni (2025-2034) e finanzierà circa 50 progetti suddivisi in pacchetti: presupposti per la trasformazione digitale; digitalizzazione dei servizi delle autorità; uso secondario dei dati per la pianificazione, la gestione strategica e la ricerca.

La maggior parte dei fondi previsti sarà attribuita alla digitalizzazione dei servizi delle autorità (221 milioni), seguita dall'infrastruttura nazionale (76 milioni), dall'uso secondario (39 milioni), dalla creazione di presupposti per la trasformazione digitale, come per esempio standard uniformi (27 milioni), nonché dalla concertazione, dall'efficacia, dall'organizzazione del lavoro e dalla gestione del programma (29 milioni).

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