Svizzera

Abitazioni secondarie, il Nazionale a favore di più flessibilità

In caso di demolizione e costruzione di una casa di vacanza in località turistiche, possibilità di aumentare la superficie fino al 30%

(Ti-Press)
26 settembre 2023
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In futuro, chi demolirà una vecchia casa di vacanza in località turistiche e ne costruirà una nuova potrà aumentare la superficie fino a un massimo del 30%, senza limitazioni d'uso. Lo ha stabilito oggi il Consiglio nazionale, approvando per 105 voti a 80 un progetto di legge scaturito da un'iniziativa parlamentare di Martin Candinas (Centro/Grigioni).

Dal 2016, nei comuni con una quota di abitazioni secondarie superiore al 20% non è più possibile costruire ulteriori case di vacanza. Inoltre, per quelle realizzate in virtù del diritto anteriore – prima della votazione popolare del 2012 sul tema, la cosiddetta "iniziativa Weber" – valgono regole specifiche e severe. Attualmente, l'ampliamento di una residenza secondaria è consentito, fino al 30%, nell'ambito di una trasformazione, ma non nel caso di una demolizione o di una ricostruzione totale.

Più margine di manovra ai proprietari

Il disegno di legge accettato oggi si pone l'obiettivo di superare queste disparità di trattamento, regalando maggior flessibilità e margine di manovra ai proprietari. Nelle intenzioni della Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia del Consiglio nazionale (Capte-N), che lo ha redatto, contribuirà alla creazione di spazi abitativi moderni per la popolazione locale, aprendo anche maggiori possibilità sotto il profilo energetico, ha spiegato il suo portavoce Pierre-André Page (Udc/Friburgo).

In fase di consultazione, ha puntualizzato l'altro relatore Nicolò Paganini (Centro/San Gallo), il progetto è stato ben accolto, in particolare dalla maggior parte dei Cantoni, delle associazioni dei comuni, delle città e delle regioni di montagna. Si sono invece mostrate critiche le organizzazioni a tutela dell'ambiente.

Contrari Ps, Verdi, Verdi liberali

Al progetto si sono opposti socialisti, Verdi e Verdi liberali, che erano per la non entrata in materia (proposta bocciata per 109 a 78). "Le abitazioni secondarie spesso rimangono vuote, fuori dall'alta stagione i comuni diventano spettrali", ha affermato Gabriela Suter (Ps/Argovia). "Non è conforme alla Costituzione e viola la volontà del popolo", ha poi aggiunto la deputata argoviese riguardo alla modifica legislativa, non convincendo il resto del plenum.

Da parte sua il governo, come ribadito in aula dal consigliere federale Albert Rösti, avrebbe voluto spingersi meno in là rispetto alla Capte-N. La sua proposta era di concedere sì l'ampliamento fino al 30% anche in caso di demolizione o ricostruzione, ma, tenendo conto della situazione molto tesa in alcune località turistiche, di poter utilizzare solo come residenze primarie le eventuali abitazioni supplementari create.

L'oggetto passa ora al Consiglio degli Stati.

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