Svizzera

Definita la scaletta con cui si farà luce sul caso Credit Suisse

Sarà articolata in quattro periodi l'indagine della Commissione parlamentare d'inchiesta. Si andrà a ritroso almeno fino al 2015

La presidente della Commissione Isabelle Chassot
(Keystone)
8 settembre 2023
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La Commissione parlamentare d'inchiesta incaricata di indagare sull'operato delle autorità federali nell'ambito dell'acquisizione di Credit Suisse da parte di Ubs ha adottato il piano di lavoro e può ora avviare l'inchiesta vera e propria.

Questa fase prevede in particolare l'esame dei documenti rilevanti e audizioni con rappresentanti delle autorità federali, si legge in una nota diffusa oggi dai servizi parlamentari. Saranno sentiti in particolare rappresentanti del Consiglio federale, del Dipartimento federale delle finanze, dell'autorità di vigilanza sui mercati finanziari e della Banca nazionale svizzera. Si tratta di una fase che dovrebbe protrarsi fino all'inizio della sessione primaverile del 2024.

Il piano d'inchiesta è articolato in quattro periodi principali, precisa la nota. Il primo riguarda la gestione prima della crisi, ossia quanto accaduto prima dell'estate del 2022. La Commissione parlamentare d'inchiesta intende risalire a ritroso almeno fino al 2015, anno in cui il Consiglio federale ha presentato il suo primo rapporto di valutazione sulle banche di rilevanza sistemica nell'ambito dell'attuazione del disciplinamento too big to fail (relativo alle banche troppo grandi per fallire) entrato in vigore nel 2012.

Il secondo periodo, dall'autunno 2022 a metà marzo 2023, ha come oggetto l'inizio e l'inasprimento della crisi. Il terzo è quello dei giorni della crisi nella sua fase acuta, da mercoledì 15 marzo 2023 a domenica 19 marzo 2023, quando il governo annunciò che avrebbe sostenuto l'acquisizione di Credit Suisse da parte di Ubs. L'ultimo periodo riguarda l'attuazione della fusione d'urgenza.

La Commissione parlamentare d'inchiesta – presieduta dalla consigliera agli Stati Isabelle Chassot (Centro/Fr) – ha infine definito tre mandati che saranno attribuiti esternamente. Il primo sarà conferito a uno specialista chiamato a chiarire specifiche questioni legate all'attuazione della legislazione in materia di vigilanza sui mercati finanziari. Il secondo riguarderà l'elaborazione di uno studio di diritto comparato sulla legislazione svizzera in materia di mercati finanziari nel confronto internazionale. Il terzo prevede l'analisi dell'evoluzione di Credit Suisse negli ultimi anni.

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