Svizzera

Cpi sul caso Credit Suisse, lavori nel vivo soltanto a ottobre

Prima riunione ordinaria della Commissione parlamentare. Definite quattro fasi dell’inchiesta, che porterà anche sugli ‘anni precedenti’

La consigliera agli Stati friburghese Isabelle Chassot (Centro), presidente della Cpi
(Keystone)

Berna – La Commissione parlamentare d'inchiesta (CPI) sulla fusione fra Credit Suisse (CS) e UBS ha iniziato i lavori. Nella prima seduta ordinaria, svoltasi oggi, ha adottato una strategia di comunicazione, nel rispetto dell'obbligo del segreto, e definito le fasi dell'inchiesta, ha annunciato la consigliera agli Stati Isabelle Chassot (Centro/FR), presidente della CPI, davanti ai media.

La CPI – ha proseguito Chassot – è stata informata dettagliatamente sui lavori compiuti fino ad oggi, in particolare quelli preparatori svolti dalle Commissioni della gestione (CdG) delle Camere.

Durante l'inchiesta, la commissione dovrà rispettare obblighi procedurali specifici. La presidente ha tenuto a sottolineare che questa è la prima CPI ad operare dal 2003, data dell'entrata in vigore della legge sul Parlamento.

Obbligo di segreto

La commissione lavorerà principalmente con informazioni e documenti classificati come "confidenziali" e talvolta "segreti", ha spiegato Isabelle Chassot. Tutti i membri della CPI e le persone ascoltate sono tenuti a rispettare l'obbligo del segreto previsto dall'articolo 169 della Legge sul parlamento. La CPI ha deciso di fornire informazioni man mano che i lavori procedono e di adottare delle linee guida che stabiliscono gli aspetti che possono essere comunicati al pubblico e i contenuti che devono rimanere confidenziali.

"Fino alla pubblicazione del rapporto, non saremo in grado di rispondere a nessuna domanda sull'oggetto specifico dell'indagine, sulle persone intervistate o sui documenti consultati, né di trasmettere le informazioni eventualmente ottenute durante gli incontri", ha aggiunto la ‘senatrice’.

In questa prima riunione ordinaria, i membri della commissione hanno discusso delle tappe del lavoro d'inchiesta e definito quattro fasi. La prima consiste nella preparazione delle basi organizzative e del materiale, mentre nella seconda è prevista l'elaborazione del piano per l'inchiesta. I lavori d'inchiesta, in particolare le audizioni, sono previsti nella terza fase, poi verrà redatto un rapporto e infine lo si presenterà alle Camere. Le prime due fasi dovrebbero concludersi entro la prossima sessione autunnale.

Anche eventi degli anni passati

Oggi la commissione ha anche proceduto a una prima analisi sistematica materiale. In vista dell'elaborazione del piano d'inchiesta dovrà stabilire quali persone sottoporre a inchiesta e definire un lasso di tempo per svolgerla. La CPI ha confermato che non esaminerà solo gli eventi del marzo 2023, ma anche gli sviluppi rilevanti degli ultimi anni.

Chassot ha precisato che verranno esaminati la gestione del rischio da parte della Confederazione, la vigilanza su Credit Suisse da parte della FINMA, la preparazione alla crisi da parte del Dipartimento federale delle finanze e del Consiglio federale, l'esame delle alternative all'acquisizione da parte di UBS, l'applicazione della legge di necessità e il ruolo della Banca nazionale svizzera (BNS).

La CPI per far luce sulla gestione delle autorità federali nel contesto della fusione d'urgenza di CS con UBS è stata istituita l'8 giugno 2023 dalle Camere federali. Il compito principale della commissione sarà di esaminare la legittimità, l'adeguatezza e l'efficacia della gestione delle autorità e degli organi competenti nel contesto della crisi di CS e di riferirne alle Camere federali.

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