Sedici minuti di ritardo? Binari elvetici ‘off limits’

Troppo ritardo accumulato, e arriva lo stop. Come riferisce il Corriere della Sera, la Svizzera ha deciso di bloccare al confine (se non ancora prima in casi estremi) i treni provenienti dalla Germania che viaggiano con ritardi superiori ai 16 minuti.

«Metà dei treni internazionali dalla Germania arriva in ritardo a Basilea: se li facessimo proseguire, incasinerebbero anche gli orari della nostra circolazione», spiega alla Frankfurter Allgemeine Zeitung Peter Füglistaler, direttore dell'Ufficio federale dei trasporti, poi ripreso dalla testata italiana.

E, come detto, quando il ritardo diventa troppo pesante, i convogli vengono fermati già alla stazione di Basel Bad, costringendo i passeggeri a scendere e far capo a un servizio di bus alternativo per raggiungere il centro della città. Delle fermate successive, fino a sette, non se ne parla neppure, men che meno di un servizio sostitutivo.

Delle tante disfunzioni del sistema Germania, ricorda l'articolo, quella delle ferrovie è sicuramente la più clamorosa. Nel 2022, il 34,8% dei treni a lunga distanza ha portato ritardi superiori a 6 minuti, con punte del 40% tra giugno e luglio. Quest’anno, nei primi sei mesi, sono stati il 31,2%, ma manca ancora il dato estivo.

In realtà è peggio di così, le statistiche infatti tacciono sulle decine di treni che ogni giorno vengono cancellati in tutta la Germania, senza preavviso e senza che ai passeggeri venga fornita alcuna spiegazione. Si aggiunga che l’alta velocità nella Repubblica Federale è ferma ai tempi del nostro Pendolino. Un solo esempio: il treno più veloce da Berlino a Monaco, più o meno la stessa distanza che c’è tra Roma e Milano, ci mette 4 ore, ma ce ne sono uno o due al giorno, gli altri impiegano mediamente mezz’ora in più. Sempre che arrivino in orario o che arrivino tout court.