Confine

Como-Chiasso, 24 treni in ritardo e 8 collegamenti cancellati

Il monitoraggio pubblica le cifre del disastro quotidiano sulle linee ferroviarie usate soprattutto dai pendolari e dagli studenti

Se e quando arriva
(Ti-Press)
5 dicembre 2023
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I numeri di un disastro quotidiano, consolidato nel tempo. Sono quelli che, riferiti alla Milano-Como-Chiasso, il sito ‘trenipendolari.it’ (gestito dai pendolari che monitora in tempo reale l’andamento del traffico ferroviario gestito da Trenord a cui Regione Lombardia ha conferito il servizio per i prossimi 10 anni) ha registrato lunedì 4 dicembre. Lungo il collegamento con il maggior numero di viaggiatori (l’80% sono pendolari e studenti), l'altroieri su 38 treni giornalieri 6 sono arrivati in anticipo (tre il mattino presto e gli ultimi tre della giornata), nessuno è stato puntuale, 24 quelli in ritardo e otto infine cancellati. La cancellazione è riferita alla tratta tra Chiasso e Como. E questo (sembra una barzelletta eppure è vero) è dovuto al fatto che il treno Caravaggio (molto costoso tanto che Regione Lombardia ha disdetto l'acquisto di una decina di convogli) ha una sagoma che non consente il passaggio sotto la galleria Monteolimpino 1 per cui il capolinea è a Como San Giovanni.

Tredici sono arrivati a destinazione con oltre 10 minuti di ritardo. Cinque hanno superato i 20 minuti: 39 minuti il record negativo. Cinque, infine, quelli quasi in orario avendo contenuto i ritardi sotto la soglia “consentita” di cinque minuti. Complessivamente sono stati assommati ritardi per 419 minuti. Stessa musica (stonata) per la giornata di oggi, martedì 5 dicembre. E così è stato per lo scorso mese di novembre. In trenta giorni su un totale di 1’463 convogli soltanto 350 sono risultati in orario (sono stati calcolati in orario anche quelli con ritardi sino a cinque minuti), 930 in ritardo e 183 soppressi (questo dato è conseguenza degli scioperi dello scorso mese). Ritardi e soppressioni tali che il 76% dei treni non ha rispettato i tempi previsti o non ha proprio viaggiato. Morale della storia? Problemi che ricadono soprattutto su pendolari e studenti. Una storia risaputa. E che sembra insuperabile, anche perché le cause seppur conosciute non vengono affrontate. Treni vecchi soggetti a continui guasti e lunghe tratte a binario unico. Problemi enormi quindi, mai affrontati.

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