Svizzera

L'accordo con l'Italia sui frontalieri è ufficialmente in vigore

Le nuove disposizioni si applicheranno da gennaio 2024: il 17 luglio è la data che segna il discrimine fra ‘vecchi’ e ‘nuovi’ lavoratori da oltre confine

In sintesi:
  • La Svizzera tratterrà l'80% dell'imposta alla fonte sui nuovi frontalieri che saranno tassati in via ordinaria anche in Italia
  • Ai frontalieri impiegati in Grigioni, Ticino e Vallese fra il 31 dicembre 2018 e il 17 luglio 2023 si applica un regime transitorio
(Ti-Press)
19 luglio 2023
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L'Accordo riguardante l'imposizione dei frontalieri italiani e un Protocollo che modifica la Convenzione tra la Svizzera e l'Italia per evitare le doppie imposizioni sono entrati in vigore il 17 luglio 2023. Le nuove disposizioni saranno applicabili a partire da inizio gennaio 2024, precisa una nota odierna della Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali.

Col nuovo accordo, la Svizzera trattiene l'80% dell'imposta alla fonte prelevata sul reddito dei nuovi frontalieri, ossia di coloro che entrano nel mercato del lavoro elvetico dopo il 17 luglio 2023.

I nuovi lavoratori frontalieri saranno tassati in via ordinaria anche in Italia. La doppia imposizione verrà evitata.

Ai frontalieri che lavorano o che hanno lavorato nei Cantoni dei Grigioni, del Ticino o del Vallese tra il 31 dicembre 2018 e il 17 luglio 2023 si applica un regime transitorio.

Queste persone continueranno ad essere tassate esclusivamente in Svizzera, la quale verserà ai Comuni italiani di confine, fino all'anno fiscale 2033, una compensazione finanziaria del 40% dell'imposta alla fonte prelevata dalla Confederazione.

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