Svizzera

L'appello ai genitori: sorvegliate i bambini ai bagni

La Società svizzera di salvataggio ha constatato l'aumento del numero di incidenti in acqua che coinvolgono i più piccoli

In sintesi:
  • Dall'inizio dell'anno si sono verificati oltre venti decessi per annegamento in Svizzera
  • Per la Società di salvataggio bisognerebbe sempre dotarsi di un aiuto al galleggiamento
(Keystone)
12 luglio 2023
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Dall'inizio dell'anno si sono verificati oltre venti decessi per annegamento in Svizzera. Una cifra che ha indotto la Società svizzera di salvataggio (SSS) a rinnovare il proprio appello alla prudenza, specie quando in piscina, nei fiumi o nei laghi ci sono dei bambini: salvagente e sorveglianza da parte dei genitori sono di rigore.

In particolare, la SSS ha constatato un aumento degli incidenti che implicano i più piccoli. I bambini, rammenta una nota odierna dell'organizzazione, vanno accompagnati a bordo acqua e sorvegliati. Nel fine settimana del 17-18 giugno, per esempio, 4 bambini sono stati soccorsi sia in piscina che nelle acque libere. In un caso, un bimbo non ce l'ha fatta.

La SSS mette in guardia dal fatto che fare il bagno richiede, specie in acque libere, una buona preparazione e un'idratazione sufficiente. Le persone che preferiscono i laghi e i fiumi non dovrebbero mai entrare in acqua da soli.

Bisognerebbe sempre dotarsi di un aiuto al galleggiamento, come una boa di salvataggio, una dry-bag o simili. Inoltre, soltanto nuotatori bravi e allenati dovrebbero nuotare per lunghe distanze in laghi e fiumi. Il giubbotto di salvataggio può essere un salvavita, soprattutto nel fiume. Questo vale anche per i capitani dei gommoni: ai quali si consiglia non solo di avere con sé il giubbotto di salvataggio, come prescritto, ma anche di indossarlo, soprattutto nei punti più delicati.

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