Svizzera

Il ‘dopo-Berset’: le questioni aperte degli Interni

Dalla revisione dell'Avs alle opere d'arte trafugate dai nazisti, passando dalla cartella sanitaria digitalizzata: parecchi i dossier in sospeso

Sul piede di partenza
(Keystone)
21 giugno 2023
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Sono diverse le questioni ancora aperte in seno al Dipartimento federale dell'interno e che verosimilmente erediterà il successore di Alain Berset in Consiglio federale.

Fra questi pensioni, costi della sanità e scarsità di personale curante. Ecco un elenco non esaustivo:

  • Avs: nel settembre 2022, la popolazione ha accettato la revisione con un aumento dell'età pensionabile delle donne a 65 anni. Si tratta però solo di una tappa intermedia. Il Parlamento vuole riaprire il dossier entro il 2026 per una riforma strutturale. Inoltre, il popolo dovrà pronunciarsi su un'iniziativa del Ps riguardo a una 13esima rendita, e su un'altra dei giovani Plr relativa al pensionamento oltre i 66 anni.
  • Previdenza professionale: il Parlamento ha terminato i lavori sulla riforma del secondo pilastro, che prevede una riduzione del tasso di conversione delle rendite. Un sistema di compensazione per la generazione transitoria e altre misure sono previste. Il tutto è però insufficiente, accusa la sinistra, che ha lanciato lo scorso marzo un referendum. Il popolo dovrebbe esprimersi nel 2024.
  • Casse malati: i premi malattia pesano sempre più sulle economie domestiche. Quest'anno sono aumentati del 6,6% in media. Misure per frenare l'aumento dei costi della sanità sono in discussione alle Camere da anni. Due iniziative di Centro e Ps, per ridurre le spese e il carico dei premi, vengono trattate dal Parlamento. Sono stati proposti controprogetti indiretti.
  • Personale di cura: Ospedali e cliniche hanno bisogno di personale di cura. L'iniziativa popolare per rafforzare le cure infermieristiche, accettata dai cittadini, deve essere applicata a tappe. In primis serve un'offensiva per la formazione, con un investimento fino a un miliardo di franchi su otto anni. Gli altri punti del progetto prevedono miglioramenti delle condizioni di lavoro e un salario più elevato.
  • Tariffe mediche: da anni infiamma la battaglia fra assicuratori, ospedali e medici per il nuovo piano tariffale medico che deve prendere il posto di Tarmed per le cure ambulatoriali. Due sistemi dovrebbero coesistere: una nuova struttura tariffaria Tardoc, con una classificazione di ogni trattamento in base al tempo necessario, alla difficoltà e all'infrastruttura; e un sistema forfettario ambulatoriale che si ispira a SwissDRG. Il tutto deve essere sottoposto ancora quest'anno al Consiglio federale per approvazione.
  • Sanità digitale: il sistema sanitario svizzero ha un grande ritardo in materia di digitalizzazione. Il dossier elettronico del paziente non decolla, molti studi medici lavorano ancora con la carta e il sistema informatico non è uguale per tutti. Il Parlamento fa pressione perché si avanzi in tale settore, ma sono i Cantoni ad avere la competenza in materia.
  • Arte rubata: i parlamentari vogliono un impegno forte del governo per ricostruire la storia delle opere d'arte rubate dai nazisti. Le due Camere chiedono una commissione d'inchiesta indipendente che si impegni per trovare soluzioni giuste ed eque. Gli eventi attorno alla collezione Emil Bührle alla Kunsthaus di Zurigo hanno mostrato che la Svizzera ha bisogno di strumenti.
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