Svizzera

Centotrenta milioni per i Centri ginevrini

Nell'ambito della politica estera, il Consiglio nazionale avalla il credito quadro per il periodo 2024-2027. Il dossier passa ora agli Stati

Il ‘ministro’ degli esteri Ignazio Cassis
(Keystone)
8 giugno 2023
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Per il periodo 2024-2027, il Centro di politica di sicurezza, il Centro internazionale di sminamento umanitario e il Centro per il controllo democratico delle Forze armate, tutti ubicati a Ginevra, dovrebbero ottenere un credito di 129,7 milioni di franchi.

Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale per 156 voti a 23. Il dossier va agli Stati.

Dalla loro fondazione, i tre istituti sono assurti a centri di competenza riconosciuti a livello mondiale, ha spiegato in aula a nome della commissione competente Fabien Fivaz (Verdi/Ne).

I tre Centri ginevrini forniscono un contributo decisivo alla politica estera, di pace e di sicurezza, ha aggiunto il deputato ecologista. A titolo d'esempio, Fivaz ha citato la missione di sminamento umanitario in alcune zone dell'Ucraina. Un elemento quest'ultimo evocato anche dal consigliere federale Ignazio Cassis.

Stando al ‘ministro’ degli Esteri ticinese, negli ultimi anni i Centri hanno potuto potenziare in modo significativo i loro servizi e le loro offerte grazie ai fondi di terzi. Essendo i loro servizi molto richiesti a livello internazionale, il sostegno di terzi è aumentato e dal 2016 la quota di finanziamento della Confederazione è scesa dal 65 al 55%.

Stando al messaggio del Consiglio federale, da quando i tre Centri ginevrini sono stati istituiti come fondazioni indipendenti, rispettivamente nel 1995, 1998 e 2000, la Confederazione persegue tre obiettivi nel quadro del suo partenariato: rafforzare un ordine internazionale pacifico e basato sulle regole, fare di Ginevra il centro principale per le questioni inerenti alla politica di pace e sicurezza, e ampliare le competenze svizzere utili alla politica estera e di sicurezza del nostro Paese.

I Centri ginevrini sono oggi poli di riferimento riconosciuti a livello internazionale nei loro settori specialistici. Sono inoltre strumenti della politica estera e di sicurezza della Svizzera, in particolare della cooperazione internazionale e della promozione della pace.

In un momento in cui libertà, democrazia, diritti umani e Stato di diritto sono sotto pressione in tutto il mondo, sono richieste organizzazioni in grado di anticipare le sfide poste dai nuovi conflitti e dalle nuove crisi, sviluppare le conoscenze al riguardo, offrire piattaforme di dialogo e promuovere soluzioni multilaterali.

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