Svizzera

Rösti: ‘Un accordo sull’elettricità con l’Ue non è garantito’

Il ministro elvetico dell'Energia ha invitato la Svizzera a prepararsi all'approvvigionamento con solare, biogas, acqua e vento

In sintesi:
  • L'ultimo incontro con l'Unione europea risale al 2018
  • I fronti si sono ammorbiditi?
Albert Rösti
(Keystone)
2 maggio 2023
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Un accordo sull'elettricità con l'Unione europea non è ancora scontato, ha avvertito il ministro dell'Energia Albert Rösti in un'intervista rilasciata ai giornali svizzerotedeschi del gruppo Tamedia: "Al momento non possiamo essere sicuri di avere un accordo di questo tipo".

Rösti ha invitato la Svizzera a prepararsi per il suo approvvigionamento energetico. "Dobbiamo costruire – ha detto Rösti –. Nel breve termine, questo è possibile solo con il solare, il biogas, l'acqua e il vento. Tutto il resto è aleatorio".

Secondo il consigliere federale bernese, se dovesse essere concluso un accordo quadro con l'Ue, un accordo sull'elettricità dovrebbe "farne parte". L'ultimo incontro tra i rappresentanti della Confederazione e dell'Ue sul tema risale al 2018.

Le discussioni si sono poi arenate e il Consiglio federale ha interrotto i negoziati per un accordo istituzionale con Bruxelles nel maggio 2021. Di recente, tuttavia, i fronti si sono ammorbiditi. Il Consiglio federale intende elaborare le grandi linee di un mandato negoziale entro fine giugno.

A metà aprile, il gestore della rete elettrica Swissgrid ha definito un accordo sull'elettricità con l'Ue di importanza strategica. La Svizzera deve farne una "priorità assoluta", aveva dichiarato a Le Temps il direttore di Swissgrid Yves Zumwald.

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