Svizzera

Rifugi antiatomici pubblici anziché quelli privati

Più di un quarto dei circa 370'000 presenti nel Paese sono classificati come ‘piccoli’ (massimo sette posti), cifra che andrà gradualmente ridotta

Verso più strutture pubbliche
(Keystone)
28 aprile 2023
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In Svizzera il numero di rifugi antiatomici di piccole dimensioni, dalla capacità massima di sette posti, verrà gradualmente ridotto. La popolazione interessata da questo cambiamento verrà accolta, in caso di necessità, nei rifugi pubblici creati dai Comuni.

L'Ufficio federale della protezione della popolazione ha confermato all'agenzia di stampa Keystone-Ats informazioni in questo senso diffuse dalla radio svizzerotedesca Srf sulla base di un rapporto in materia non ancora pubblicato. Una delle ragioni della riduzione del numero di questi piccoli rifugi è il degrado dei loro impianti di filtraggio, che hanno in media circa 40 anni.

Il piano concernente le strutture di protezione sviluppato dal preposto ufficio in collaborazione con i Cantoni prevede che gli abitanti degli edifici che ospitano questi ricoveri di piccole dimensioni vengano assegnati in futuro a strutture più grandi. Secondo le autorità federali, la gestione di piccoli rifugi in tutta la Svizzera "non è economicamente vantaggiosa".

Non si procederà all'abolizione di tutte le unità di piccole dimensioni ma si valuterà se il loro valore attuale sia giustificato. Le autorità prevedono inoltre di ampliare le infrastrutture di protezione nei prossimi 20 anni. Complessivamente, stando all'Ufficio federale della protezione della popolazione, il numero totale di luoghi protetti dovrebbe restare invariato.

Nove milioni di posti disponibili

Su un totale di circa 370'000 rifugi tra pubblici e privati, circa 100'000 sono classificati come ‘piccoli’. In totale a livello svizzero le strutture mettono a disposizione della popolazione nove milioni di posti protetti, di cui circa 700'000 in piccoli rifugi, ovvero meno del 10%.

Con la revisione della legge federale sulla protezione della popolazione e sulla protezione civile nel 2011, è stato deciso che solo i grandi complessi residenziali (con 38 o più stanze per edificio) debbano essere dotati di rifugi. Chi non intende munirsi di tali strutture deve pagare un contributo sostitutivo.

Il piano concernente le strutture di protezione sarà reso disponibile online la prossima settimana e sarà accessibile a tutti.

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