Svizzera

Un anno di riserve alimentari per far fronte agli imprevisti

In consultazione la modifica dell'ordinanza sull'obbligo di stoccaggio. I mesi di autonomia passerebbero da tre-quattro a dodici

In futuro le scorte dovrebbero bastare fino al raccolto successivo
(Keystone)
19 aprile 2023
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Le scorte obbligatorie di derrate alimentari devono essere aumentate in modo da durare fino al raccolto successivo. È quanto prevede la modifica dell'ordinanza posta in consultazione dal Consiglio federale fino all’11 agosto.

Attualmente, in caso di grave penuria, le riserve obbligatorie sono in grado di coprire l'intero approvvigionamento della Svizzera per tre o quattro mesi. Grazie a un aumento si potrebbero garantire fino a dodici mesi di approvvigionamento a un livello ridotto, contando anche sulla produzione interna, spiega un comunicato.

Le scorte saranno calcolate in modo da compensare un'eventuale cessazione delle importazioni di prodotti alimentari, sia a quelli crudi, sia quelli trasformati. Le riserve obbligatorie di cereali devono quindi essere aumentate di quasi il 50% e quelle di oli e grassi commestibili di circa il 25%. Al contempo devono essere ridotte quelle di colture proteiche per l'alimentazione animale.

Questo incremento implica anche un aumento delle capacità di stoccaggio dei proprietari privati di scorte obbligatorie i cui costi annuali sono stimati a 17 milioni di franchi. A questa somma si aggiunge il costo una tantum dell'ampliamento delle riserve di 84 milioni di franchi. Queste spese aggiuntive sarebbero finanziate dai contributi al fondo di garanzia, precisa il Consiglio federale.

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