Svizzera

Il dossier Credit Suisse torna sui banchi degli Stati

Iniziato l'esame delle divergenze sulle garanzie finanziarie della Confederazione. Il ‘no’ del Nazionale come un rimprovero politico al Governo

Ripresi i lavori
(Keystone)
12 aprile 2023
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Il Consiglio degli Stati ha iniziato l'esame delle divergenze sulle garanzie finanziarie della Confederazione, pari a 109 miliardi di franchi, per l'acquisizione del Credit Suisse da parte di Ubs. Al Nazionale l'oggetto è stato bocciato da Udc e sinistra.

Il ‘no’ ai crediti supplementari non avrà conseguenze immediate, poiché la Confederazione – con l'approvazione della Delegazione finanziaria dei Consigli – ha già assunto impegni vincolanti. Il rifiuto rappresenta piuttosto un rimprovero politico al Consiglio federale e alla Delegazione delle finanze.

Ieri i ‘senatori’ avevano deciso che la Segreteria generale del Dipartimento delle finanze dovrà esaminare "in maniera approfondita le possibilità di azioni in materia di responsabilità contro le istanze dirigenti di Credit Suisse". Hanno inoltre stabilito che eventuali garanzie supplementari non potranno essere concesse tramite procedura urgente.

Al Nazionale Ps, l'Udc e i Verdi hanno chiesto condizioni aggiuntive per la concessione di crediti supplementari, ottenendo un parziale successo. Il plenum ha integrato nel progetto di legge, poi respinto, un mandato al Consiglio federale per aprire la strada a una modifica della legge sulle banche. L'obiettivo deve essere quello di ridurre i rischi per il bilancio federale e l'economia posti dalle grandi banche private di importanza sistemica. Ha però rifiutato di far esaminare requisiti per aumentare il capitale proprio e una limitazione dei bonus per i dirigenti delle banche di importanza sistemica come condizione quadro per i prestiti.

Con l'aiuto della sinistra, l'Udc ha spinto affinché il Consiglio federale indaghi sulla condotta, la responsabilità, le condizioni di responsabilità e la remunerazione dei vertici di CS e garantisca la concorrenza nel settore bancario dopo la fusione.

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