L’incremento sarà compreso tra 0,5 e 1,5 gradi nei prossimi 20-30 anni. Previste meno piogge in estate, ma di più nelle altre stagioni
Una protezione climatica decisa può mitigare il riscaldamento nell’arco alpino. Se gli obiettivi dell’Accordo di Parigi saranno raggiunti, l’aumento "inevitabile" della temperatura sarà compreso tra 0,5 e 1,5 gradi nei prossimi 20-30 anni, ma è probabile una stabilizzazione a lungo termine, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Climate Dynamics.
Queste conclusioni sono valide per l’intera regione alpina, secondo la ricerca condotta da MeteoSvizzera, Meteo France e dall’Istituto centrale austriaco di meteorologia e geodinamica (Zamg). Inoltre quest’ultimo comunica che è prevista una diminuzione delle precipitazioni in estate e un aumento nelle altre tre stagioni.
Questo è l’"inevitabile cambiamento climatico", scrivono gli autori. Entro il 2100, possiamo aspettarci un riscaldamento in tutte le regioni e a tutte le altitudini, con l’unica possibilità rimasta di mitigarlo e stabilizzarlo.
D’altra parte, se l’umanità continua a comportarsi come ha fatto finora, l’aumento delle temperature sarà compreso tra i due e i sette gradi, a seconda della regione e della stagione. Esso sarà maggiore in estate e sopra i 1’000 metri.
Infine, dovrebbero esserci meno giorni con precipitazioni leggere, ma più giorni con piogge intense o neve.