Svizzera

Verso nuovi limiti alla vendita e alla pubblicità del tabacco

In discussione il progetto governativo per scoraggiare il tabagismo tra i minorenni

9 ottobre 2020
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Si va verso una stretta per quanto riguarda la vendita di sigarette a minorenni e la pubblicità del tabacco. La Commissione della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N) è entrata nel merito del progetto governativo per 19 voti a quattro.

La discussione articolo per articolo e il voto finale si terrà però in un secondo tempo, si legge in un comunicato diffuso oggi dai servizi del parlamento. Solo allora si saprà se il progetto va oltre quanto deciso nel settembre 2019 dal Consiglio degli Stati.

Una minoranza della commissione propone di rinviare il progetto al Consiglio federale, con l'incarico di regolare in maniera specifica i prodotti alternativi, come le sigarette elettroniche, i prodotti del tabacco destinati a essere riscaldati e lo snus.

La CSSS-N, prima di votare sull'entrata in materia, ha sentito i rappresentanti della Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità, del mondo economico coinvolto nel commercio di prodotti del tabacco e delle sigarette elettroniche e delle organizzazioni della saluta e della prevenzione, nonché una delegazione del comitato d'iniziativa "fanciulli e adolescenti senza pubblicità per il tabacco". L'iniziativa popolare, precisa la nota, sarà esaminata dalla commissione una volta terminato l'esame particolareggiato del progetto governativo.

Il disegno di legge sui prodotti del tabacco prevede un divieto di consegna ai minorenni su scala nazionale e vieta la pubblicità rivolta specificamente ai minorenni, rinunciando tuttavia a ulteriori restrizioni concernenti la pubblicità.

Il Consiglio degli Stati, che ha discusso il progetto nel settembre 2019, ossia un mese prima delle elezioni federali, ha inasprito le restrizioni in materia di pubblicità e di sponsoring.

Il progetto degli "Stati"

La camera dei cantoni si era pronunciata per il divieto di acquisto di sigarette - comprese quelle elettroniche - da parte dei minorenni e per il divieto della pubblicità per il tabacco nelle riviste, sui quotidiani e nei siti Internet. Il testo finale era stato approvato per 32 voti a 3 e 5 astenuti.

Non è improbabile che il Nazionale, quando si occuperà del dossier, tenterà di correggere le decisioni dei "senatori", da alcun i di essi definite all'epoca "sproporzionate".

Tra gli aspetti maggiormente delicati della riforma figura la pubblicità per i prodotti del tabacco. Gli Stati hanno voluto vietare la pubblicità rivolta ai minorenni. "No" nemmeno alla pubblicità che mette a confronto informazioni sui prezzi o promette regali. Previsto anche un divieto generale delle réclame su quotidiani, riviste e siti internet.

Questa aggiunta era stata combattuta da diversi "senatori", come il ticinese PPD Filippo Lombardi (non più rieletto). Anche in qualità di presidente di Pubblicità svizzera, Lombardi aveva giudicato "sproporzionata" quest'ultima restrizione, anche perché essa non toccherebbe le riviste estere vendute in Svizzera.

Il divieto non riguarda in ogni caso la pubblicità al cinema, su manifesti e articoli d'uso e presso i punti vendita, nonché la promozione diretta o l'invio in massa di mail agli adulti.

Sponsoring limitato

Altro punto della revisione che aveva dato filo da torcere sono state le sponsorizzazioni da parte dell'industria del tabacco. La revisione prevede il divieto di sponsoring per manifestazioni di carattere internazionale in Svizzera (per esempio Eurosong), ma anche di eventi organizzate dalla Confederazione, dai Cantoni o dai Comuni. Una minoranza avrebbe voluto stralciare questa aggiunta al disegno di legge del governo, ma è stata sopraffatta.

L'industria del tabacco dovrebbe inoltre dichiarare annualmente all'Ufficio federale della sanità pubblica l'importo delle spese destinate alla pubblicità, alla promozione e alla sponsorizzazione.

La revisione legislativa regola anche in modo differenziato le sigarette tradizionali, quelle elettroniche (e-sigarette), con o senza nicotina, e i prodotti del tabacco destinati a essere riscaldati (narghilé o shisha). Anche questi prodotti dovrebbero essere assoggettati alla legge federale concernente la protezione contro il fumo passivo e pertanto dovrebbe essere proibito utilizzarli nei luoghi in cui è attualmente vietato fumare.

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