La metà del campione di 270 entità prese in considerazione da un'analisi della società di consulenza Doit-Smart non presenta nemmeno un manager femminile
La quota di donne nelle direzioni delle grandi aziende e unità amministrative svizzere è in media del 10%, ma la metà del campione di 270 entità prese in considerazione da un'analisi della società di consulenza Doit-Smart non presenta nemmeno un manager femminile. L'85% delle imprese ha comunque almeno un membro "rosa" nel consiglio di amministrazione.
L'indagine di Doit-smart - che fornisce aiuto alle imprese nelle strategie di espansione delle quote femminili e che è sostenuta dall'Ufficio federale per l'uguaglianza fra donna e uomo (UFU) - stila anche una classifica delle realtà a maggiore connotazione di cromosoma X. Al primo posto figura Biogen Svizzera (quota di donne nella direzione del 70%), seguita da Pfizer Svizzera (57%), Ufficio federale del personale (50%), Dsm (50%), Der Touristik Schweiz (50%) e Ikea (44%).
Per quanto riguarda i vari settori, la percentuale più elevata viene osservata nelle aziende parapubbliche (22%), nelle imprese farmaceutiche (18%) e fra gli assicuratori (13%). Nel settore dei beni di consumo e del commercio al dettaglio, così come nel ramo bancario, la quota è del 10%. Informatica, trasporti, logistica e turismo sono al 9%. In fondo alla graduatoria figura l'industria con il 5%, conclude la società di consulenza con sede ad Altstätten (SG).