Svizzera

Gli svizzeri all'estero: 'L'iniziativa Udc prefigura una catastrofe'

Immigrazione 'moderata', la 'Quinta Svizzera' non ha dubbi: 'Mettere fine all'accordo limiterebbe la mobilità e avrebbe un impatto negativo sulla piazza economica'

10 luglio 2020
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Il Consiglio degli Svizzeri all'estero (Cse) raccomanda il “no” all'iniziativa dell'Udc “Per un'immigrazione moderata (Iniziativa per la limitazione)” al voto il prossimo 27 settembre.

Se venisse accettata, l'iniziativa avrebbe conseguenze catastrofiche per i 460mila svizzeri che vivono nell'Unione europea, scrive oggi la Cse in una nota.

Gli svizzeri beneficiano direttamente dei vantaggi della libera circolazione delle persone, grazie alla quale possono cercare lavoro in un paese dell'Ue e stabilirvisi. Mettere fine a questo accordo non limiterebbe soltanto la mobilità dei cittadini svizzeri, ma avrebbe anche un impatto negativo sulla piazza economica elvetica.

La Cse difende gli interessi dei 770mila svizzeri che vivono all'estero. La decisione di raccomandare il “no” alla “Iniziativa per la limitazione” è stata presa a larga maggioranza, da 86 dei 140 delegati che si riuniscono due volte all'anno per discutere di questioni di diretta rilevanza per la cosiddetta “Quinta Svizzera”.
 
 

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