Svizzera

I pazienti avranno accesso più facile alla canapa light

Lo propone il Consiglio federale che vuole dare la possibilità ai pazienti di accedervi su prescrizione medica. Nel 2019 concesse tremila autorizzazioni

ti-Press
24 giugno 2020
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I pazienti potranno in futuro aver accesso più facilmente a trattamenti a base di canapa. È quanto vuole il Consiglio federale, che propone di abrogare il divieto relativo alla canapa medicinale della legge sugli stupefacenti. La cannabis per uso ricreativo rimane invece vietata.

Fino ad ora, per ottenere il via libera a trattamenti a base di canapa medicinale, era necessaria un'autorizzazione dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Nel suo messaggio, l'esecutivo vuole dare la possibilità ai pazienti di accedervi su prescrizione medica. 

Già oggi migliaia di pazienti ricevono canapa medicinale nel quadro del loro trattamento, soprattutto quelli affetti da cancro o sclerosi multipla, per i quali la canapa può alleviare i dolori cronici, precisa l'esecutivo. La procedura in vigore attualmente complica l'accesso al trattamento - ritardandone l'inizio - e non è più appropriata visto il numero crescente di domande. Solo nel 2019, l'UFSP ha concesso circa 3000 autorizzazioni, alle quali si aggiungono - data la complessità della procedura - i pazienti che si riforniscono di canapa direttamente sul mercato illegale.

Esportazione e coltivazione permesse

Saranno possibili anche la coltivazione, la fabbricazione e la messa in commercio di canapa medicinale. Tali attività sono comunque controllate e autorizzate dall'autorità di regolamentazione Swissmedic. In futuro sarà anche consentita l'esportazione di canapa a fini medici, sottolinea il Consiglio federale.

Il Consiglio federale, nella sua seduta odierna, ha trasmesso al Parlamento il messaggio concernente tale modifica della legge sugli stupefacenti. Negli scorsi mesi era stata avviata una procedura di consultazione presso gli ambienti interessati.

La rimunerazione dei trattamenti a base di canapa da parte dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie non è tuttavia stata affrontata nel quadro della presente modifica di legge. Questo aspetto sarà oggetto di una valutazione separata, con un rapporto più completo in programma per il 2021, precisa l'esecutivo.

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