Svizzera

Freddy Nock alla sbarra per tentato omicidio

L'accusa ha chiesto una condanna del funambolo a 7 anni e mezzo per le violenze nei confronti della moglie

Keystone
11 dicembre 2019
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Il funambolo Freddy Nock è comparso oggi in tribunale a Zofingen per rispondere a pesanti accuse di violenza coniugale. La pubblica accusa chiede 7 anni e mezzo di prigione per tentato omicidio intenzionale e altre imputazioni, la difesa vuole l'assoluzione. Il dibattimento si è concluso nel primo pomeriggio. Il Tribunale distrettuale ha fatto sapere che annuncerà la sentenza a partire dalle 18:30.

Pericolose violenze domestiche

In seguito ad una denuncia della moglie, il Ministero pubblico argoviese ha incriminato l'acrobata 55enne per una serie di accuse che comprendono anche la ripetuta messa in pericolo della vita altrui e le tentate lesioni personali. I fatti risalgono agli anni 2008, 2013 e 2014. Nock avrebbe premuto un cuscino sul volto della moglie e quando la donna si è finta morta l'avrebbe colpita più volte con un pugno in volto. In un'altra occasione avrebbe sollevato la donna sulla ringhiera delle scale di casa, minacciandola di farla cadere. Il 55enne è pure accusato di avere rotto il setto nasale della moglie e di altri atti violenti.

Rimproverandogli di avere trasformato la vita della moglie in "un inferno", il Ministero pubblico ha richiesto una pena detentiva di 7 anni e mezzo. Considerando che l'imputato non ha mostrato "alcun rimorso o pentimento", il procuratore ha inoltre chiesto la carcerazione di sicurezza, da applicare dopo l'eventuale condanna di primo grado.

Il difensore di Freddy Nock si è battuto per il proscioglimento del suo assistito da tutte le accuse. Secondo l'avvocato, non esistono prove dei fatti di cui è accusato e il tentato omicidio non è altro che "un'invenzione della pubblica accusa". E' vero che all'interno della coppia ci sono stati frequenti litigi, ma - secondo il legale - anche la moglie diventava spesso aggressiva e litigiosa a causa dell'alcol. Il legale ha parlato a questo proposito di un "relazione tossica" e di un "matrimonio selvaggio".

Per la difesa, l'intera vicenda andrebbe inoltre interpretata come "un gioco di potere" della donna che vuole migliorare la sua posizione in una disputa legale che la oppone al marito in relazione alla custodia del figlio di 8 anni.

Nock: "non faccio dichiarazioni"

L'avvocato difensore ha inoltre criticato le lungaggini delle indagini e ha chiesto per il suo assistito un risarcimento di 37'000 per la perdita di guadagno e una riparazione di 11'000 franchi per i 55 giorni che Freddy Nock ha passato in detenzione preventiva.

"Non voglio fare dichiarazioni": questa la risposta alle domande del presidente del tribunale da parte dell'imputato, che nella sua presa di posizione finale ha comunque ammesso che "quello che è successo non è bello".

"L'amavo più di tutto"

La moglie, chiamata a deporre come persona informata sui fatti mentre il marito seguiva il dibattimento in video da una stanza adiacente, è più volte scoppiata in lacrime. "Voleva il potere su di me", ha detto la donna. "Avevo paura di morire", ha inoltre dichiarato riferendosi all'episodio del cuscino. Per anni "ho ingoiato e represso tutto", perché "lo amavo più di tutto", ha proseguito la donna. Nock e la donna si sono sposati nel 2013 e dal 2017 sono separati. La coppia ha un figlio di 8 anni che vive con la madre.

Freddy Nock si è fatto conoscere dagli anni '90 per le sue gesta entrate nel Guinness dei primati. Nel 2015, ha ad esempio percorso in 39 minuti i 347 metri che separano il Pizzo Bianco e il Piz Prievlus, camminando su un cavo teso tra le due cime grigionesi sopra uno strapiombo di 1000 metri.

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