Svizzera

L'aeroporto di Ginevra passa dalla nafta all'acqua di lago

Un nuovo sistema per raffreddare e riscaldare lo scalo. Che si impegna a utilizzare energia 100% rinnovabile entro il 2025

(Keystone)
7 novembre 2019
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In attesa di aerei meno inquinanti, tocca agli aeroporti portare avanti la transizione energetica. Quello di Ginevra ha siglato oggi un accordo in vista di un collegamento alla rete termica ecologica GeniLac, grazie alla quale dal 2025 tutti gli edifici saranno riscaldati e raffreddati con l'acqua del lago.

Genève Aéroport, che gestisce lo scalo, si impegna ad alimentare tutte le sue infrastrutture con energia 100% rinnovabile entro il 2025, spiega il suo direttore generale, André Schneider, in una nota.

La società investirà circa 80 milioni di franchi nella rete e nella costruzione di una centrale termica per allacciarsi a GeniLac, sistema messo a punto dai Servizi industriali di Ginevra (Sig). L'acqua del lago è captata a 45 metri di profondità, a una temperatura media di sette gradi, ed è trasportata sottoterra in tutti gli edifici collegati. D'estate serve a raffreddare, d'inverno – attraverso pompe di calore – a scaldare.

L'impegno è stato preso per i prossimi 30 anni, viene precisato nel comunicato. Il surplus di energia prodotto verrà inserito nella rete Sig. Con questa soluzione, l'aeroporto potrà abbandonare il suo attuale riscaldamento che consuma due milioni di litri di nafta all'anno e risale agli anni Settanta.

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