Svizzera

'Il clima? Una moda passeggera'

È l'opinione dell'anziano leader dell'Udc Christoph Blocher che invita i militanti a occuparsi di temi quali l'Unione europea

Christoph Blocher (©Keystone)
16 aprile 2019
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ZURIGO (ats) -
Niente paura, l'UDC è in buona forma e l'argomento clima passerà di moda: lo sostiene l'ex consigliere federale Christoph Blocher, che oggi a Zurigo ha fatto il punto su un partito in perdita di velocità nelle recenti elezioni cantonali, prendendo anche posizione sulle forzate dimissioni dei vertici della sezione locale, che tanto hanno fatto discutere. E sul numero uno nazionale Albert Rösti.

"Il tema del clima è oggi di moda, ma passerà: si deve solo aspettare", afferma il 78enne. A suo avviso non è il caso di preoccuparsi per le elezioni federali di ottobre. Blocher ha paragonato la situazione odierna con gli scenari definiti da fine del mondo del passato, in relazione per esempio alla morte dei boschi e al buco dell'ozono. "Chi ne parla ancora? Anche questa volta non finirà il mondo", si dice convinto.

Per il plurimiliardario con il pretesto della protezione del clima si punta unicamente a riscuotere nuove tasse: dapprima verrebbero aumentati i prezzi della benzina, poi i costi del riscaldamento e infine toccherebbe all'agricoltura finire sotto pressione.

"Noi come UDC dobbiamo difenderci da queste misure avventate, che nel complesso non servono a nulla", ha detto Blocher. I democentristi intendono puntare sulla responsabilità individuale. Non si deve dire alla gente cosa può mangiare: "una persona che vive provoca emissioni di CO2, bisogna accettarlo."

Blocher ha comunque ammesso che il tema del clima è costato diversi voti all'UDC nelle ultime elezioni, non da ultimo nel canton Zurigo. "Non avevamo su questo argomento nulla da opporre, è vero". A Zurigo però l'UDC non ha perso solo per questo: ha arretrato perché la direzione del partito non ha fatto il suo lavoro, si è detto convinto.

Se anche l'UDC, a causa dell'onda verde, dovesse perdere voti pure nelle elezioni nazionali, non vi è da preoccuparsi, sostiene Blocher. Il compito di un partito non è vincere le elezioni: in gioco vi devono essere i temi politici, non le sedie e i mandati. "Sarebbe deprecabile fare solo ciò che serve per vincere le elezioni". E la questione politica numero uno, secondo Blocher, rimane "l'accordo di sudditanza con l'Ue", vale a dire l'accordo quadro.

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