Svizzera

Gran parte dei ghiacciai alpini si scioglierà entro il 2100

Lo afferma uno studio dell'Università di Zurigo. Rimarranno probabilmente solo quelli sopra quota 3mila

Aletsch
((Wikipedia))
8 aprile 2019
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Entro il 2100 la maggior parte dei ghiacciai si scioglierà sulle Alpi e in molte altre parti del mondo. Lo scioglimento dei ghiacci è inoltre sempre più veloce e fa salire il livello dei mari di 1 millimetro all'anno.

Sono questi alcuni dei risultati di uno studio diretto da ricercatori dall'Università di Zurigo e pubblicato sulla rivista Nature. I ricercatori guidati da Michael Zem hanno combinato i dati relativi a 19'000 ghiacciai con quelli estrapolati dalle immagini satellitari. I risultati indicano che tra il 1961 e il 2016 i ghiacciai hanno perso 9000 miliardi di tonnellate di ghiaccio, provocando l'innalzamento degli oceani di 27 millimetri.

Ciò significa che i ghiacciai contribuiscono in misura più importante del previsto all'innalzamento del livello dei mari. In particolare, il periodo tra il 2006 e il 2016 ha contribuito da solo con circa 1 millimetro all'anno: un apporto che ha raggiunto più o meno quello della Groenlandia e ha superato quello dell'Antartide.

"I ghiacciai rappresentano circa il 5% dei ghiacci distribuiti sul pianeta, il resto è costituito da Groenlandia e Antartide", spiega Massimo Frezzotti, presidente del Comitato glaciologico Italiano che ha fornito una parte dei dati utilizzati per lo studio.

Tuttavia non è semplice stimare la loro perdita di massa e il loro apporto all'innalzamento degli oceani. "La ricerca - aggiunge Frezzotti - offre un aggiornamento e una migliore stima basati comunque su conoscenze già note".

"I ghiacciai sono un'importantissima risorsa economica, specialmente nei periodi di siccità". "Ormai è noto a tutti che i ghiacciai alpini si stanno ritirando e che il loro scioglimento è accelerato negli ultimi anni. Se le condizioni restano quelle attuali, entro il 2100 rimarranno probabilmente soltanto quelli che si trovano oltre i 3'000 metri di quota.

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